di jebstuart [user #19455] - pubblicato il 18 giugno 2013 ore 00:15:12.
Sapete che spesso mi lamento di come e di quanto le cose siano cambiate. Lo so, è che invecchio... e i vecchi, si sa, sono lamentosi e brontoloni.
Però guardate questa foto.
C’è una coppietta che amoreggia in spiaggia, sotto il primo sole estivo. Fin qui niente di particolare. Se non che, sotto il telone bianco in primo piano non ci sono angurie messe al fresco dal mellonaro di turno. C’è un cadavere... quello di una turista russa quasi ottantenne che un malore ha appena ucciso sul bagnasciuga. I soccorritori hanno provato a rianimarla, ma non c’è stato nulla da fare e così, semplicemente, l’hanno coperta con un telo e se ne sono andati, lasciandola sola. Povera vecchietta. Probabilmente da piccola durante le purghe di Stalin aveva tremato ad ogni scampanellata. Poi, adolescente, per l’invasione nazista. Poi, forse, aveva gioito della destalinizzazione, del volo di Gagarin, delle speranze dell’era Gorbaciov. Ma è venuta a morire a tremila chilometri da casa, sul litorale di Formia. Ed è morta sola.
Io non voglio farla troppo lunga. L’Uomo è (o dovrebbe essere) un animale sociale e per di più uno dei pochi che dovrebbe saper provare dolore per la morte dei propri simili. Una cosa che si chiama empatia, ed è un bene rarissimo che condividiamo solo con delfini, balene, elefanti, gorilla e pochissimi altri.
Ma si sa: sulla spiaggia si va per fare il bagno, ingozzarsi di beveraggi, giocare a racchettoni e pomiciare. Che cacchio c’entrerebbe una veglia funebre?