Lungi da me dal fare un sermone di teosofia, non ne ho minimamente le basi, ma è da tanto che mi pongo delle domande che oggi vorrei condividere con voi amici accordiani.Tutti noi, chi per professione, chi per passione, chi per diletto o semplicemente chi per semplice curiosità viene, magari anche per poco tempo, in un determinato momento della vita "illuminato" dalla musica.
Ma cos'è realmente la musica? come scopriamo la musica, o forse è il caso di dire come fa la musica a trovare noi?
Ce lo siamo mai chiesti?
Come può quest'arte senza tempo cambiarci cosi tanto, in meglio ovviamente, tanto da pretendere da noi "enormi" sforzi sia fisici che mentali?
Quante volte ci capita anche prima di andare a letto, o subito al mattino di pensare alla musica, al nostro strumento, a qualche melodia, ad una determinata parte, al fatto che noi gli siamo in qualche modo sempre debitori e piacevolmente servitori al punto di arrivare ad un'ammissione di "schiavitù"!!Lo ammetto mi sento uno schiavo (felice) della musica!
Nei vari momenti della giornata sia lavorativa che non, vi capita di trovarvi estrernamente distratti da una certa melodia in testa, oppure di picchiettare su un tavolo tenendo il tempo di una qualche canzone immaginaria tenendola a mente sino al nostro rientro a casa per poterla subito cercare e trasformare in canzone.
Io personalmente non credo in un "grande regista" che governa il mondo, perchè per me "la verità è una terra senza sentieri"(cit. Krishnamurti) però mi piace pensare che, come tanti di noi, siamo in qualche modo sintonizzati su certe frequenze, magari a 432Hz. che aleggiano nell'aria, sulla terra, e che per essere catturate si ha bisogno di "antenne" capaci di percepire certe vibrazioni, immersi in una sorta di meditazione musicale.
Forse sono stato un pò noioso, ma ad ogni modo mi fa un grande piacere condividere con Voi queste mie riflessioni.
Un saluto.