di alberto biraghi [user #3] - pubblicato il 03 giugno 2017 ore 11:30
Tavola armonica in abete AAA, corpo in Lyracord rigorosamente stesa a mano e solo due potenziometri concentrici, la Ovation di Glen Campbell torna in grande stile dopo mezzo secolo. Una nuova formula riprende un classico che ha lanciato il mito delle roundback per celebrarne la tradizione nella nuova era di Ovation.
Ovation e Glen Campbell. Un binomio indissolubile nella storia della chitarra americana dal 1968, l'anno in cui Charlie Kaman incontrò Glen è gli mostrò una chitarra che il mondo un po' bigotto guardava con diffidenza a causa della cassa in fibra, ma che Glen apprezzò. Due prototipi dopo era nata la Glen Campbell Deluxe Balladeer, che l'artista suonò immediatamente nel suo show televisivo settimanale The Goodtime Hour.
Da quel giorno, dai primi prototipi della Balladeer, è passata molta acqua sotto i ponti. Ovation è salita nel firmamento delle chitarre che hanno fatto la storia della musica nell'ultimo quarto del secolo scorso, per poi scenderne fragorosamente a inizio anni 2000. E se Glen sta chiudendo mestamente i suoi giorni per un Alzheimer all'ultimo stadio, la famiglia e i fan in tutto il mondo contribuiscono a tenere vivo il mito di uno dei più grandi chitarristi e performer del secolo scorso.
Recentemente rilevato da DW Drums, il brand Ovation è in fase di rilancio. Allo scorso NAMM invernale sono stati presentati vari modelli, alcuni dei quali costruiti nello storico edificio di New Hartford, CT, da poco rimesso in funzione. Tra questi la linea Glen Campbell, con le 1627VL4 e 1771 costruite in Oriente e le due nuove 1627 americane, rinominate per l'occasione Custom Legend.
A differenza della 1627 40esimo anniversario di dieci anni fa e della successiva LTD, queste nuove Ovation non sono ricreazioni delle chitarre usate da Campbell, di cui peraltro solo pochi fan incalliti continuano a sentire le esigenze. Sono però riletture rispettose, sintesi di modelli diversi, progettati attorno alle linee guida che il musicista diede a Charlie Kaman mezzo secolo fa, fornendo un contributo determinante al successo delle Ovation.
I modelli orientali sono noti, quelli americani meritano un'occhiata da vicino. Al di là di qualche dettaglio estetico diverso (primo tra tutti il nuovo lettering del logo duramente criticato dagli appassionati di tutto il mondo), le chitarre hanno una struttura molto fedele alla Balladeer del 1968. Corpo mid-depht non cutaway, catene VT-11, binding ovunque. Il manico è tradizionale in cinque pezzi, con tastiera in ebano arricchita dai segnatasti a rombo della Glen Campbell originale. E poi c'è l'elettronica originale, con il pre FET dotato unicamente del pot concentrico volume+tono a controllare il pickup OCP-1 identico all'originale. Tavola ovviamente abete sitka di qualità tripla A. E ovviamente c'è il corpo in Lyracord stesa a mano. Insomma uno strumento di alta qualità, disponibile in natural e sunburst.
Lo street price in USA è di poco superiore a 2000 dollari, probabilmente in Europa tra dazi e balzelli costerà almeno 2500 euro. Non è una cifra di poco conto, ma rispecchia la qualità di materiali e manodopera. Ovviamente non è uno strumento per tutti - al di là del prezzo - perché non tutti hanno orecchio e gusti di musicisti come Glen Campbell, Paul Simon, Melissa Etheridge, Kaki King o Al Di Meola. Ed è giusto, è bello che sia così. Ma per chi sa apprezzare sound e look delle roundback inventate dal genio di Charlie Kaman, questa è l'occasione per mettere le mani su una chitarra costruita nel rispetto della sua tradizione.
E comunque, per chi non lo conosce, basta questo video per capire come suonava Glen. Eccolo in una delle sue migliori interpretazioni di "Gentle On My Mind" di John Hartford.