Sarà il caldo estivo, ma qualcosa non mi torna. Mi spiego: gironzolando nelle varie "drogherie" web all'eterna ricerca dell'ennesima chitarra, sempre più frequentemente mi imbatto in strumenti ai quali sono stati sostituiti i pickups. E non parlo di marchi o modelli entry level, ma di major quali Fender e Gibson, con un prezzo usato superiore ai 700 euro, per capirci.
Prima riflessione. Stante che: a) il costo dei materiali e della lavorazione è fondamentalmente il medesimo, da costruirli "buoni" o "non buoni"; b) che tutte le caratteristiche progettuali sono ovviamente in possesso delle suddette major; c) che i pickup "outboard" o "aftermarket" sono nella stragrande maggioranza dei casi di produttori indipendenti, e quindi la sostituzione non genera un extra-ricavo in capo alle major;
mi e vi chiedo: qual'è la logica di tutto ciò?
Ma non possono subito montare un pickup "buono"/"original-vintage"?
Seconda considerazione. Poiché il timbro delle solidbodies è fatto, secondo i più, per buoni tre quarti dai pickups, non sarà che l'utente, alla ricerca di una nuova timbrica, invece che comprare un'altra chitarra (spendendo es. i 700 euro di usato di cui sopra) sostituisce i pu (spendendo soli 250 euro, per dire)?
Se la seconda più o meno me la spiego, la prima proprio no... Calda estate! |