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Le stranezze di una Airline anni ’60
Le stranezze di una Airline anni ’60
di [user #116] - pubblicato il

Quando gli standard costruttivi delle solid body non erano ancora affermati, le chitarre anni ’50-’60 rincorrevano l’economia con espedienti sopra le righe.
Michael Robinson è il liutaio e imprenditore canadese appassionato di chitarre d’epoca che ha fondato Eastwood Guitars, ha acquistato il marchio Airline e, dal 2001, riporta in vita strumenti rari dei tempi andati in delle riedizioni dal taglio più moderno e con i prezzi accessibili della produzione orientale. Più che delle repliche fedeli, le chitarre Eastwood sono delle reinterpretazioni in cui Michael tenta di porre rimedio ai limiti tecnici dei prodotti low budget che negli anni ’50 e ’60 connotavano i modelli a cui si ispirano.
Mettere le mani su una Airline prodotta a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 è un’occasione non da tutti e Michael, che ne possiede diverse, ha dedicato alla singolare versione 3P un breve video di approfondimento.



La Airline 3P è il riferimento per l’attuale Airline 59 3P prodotta da Eastwood.
Le Airline non nascevano come chitarre di lusso, tutt’altro, e i processi costruttivi dell’epoca imponevano alcuni compromessi per tenere i prezzi accessibili.

Forse il più grosso limite progettuale è l’assenza di un truss rod all’interno del manico. Per renderlo comunque regolabile, i progettisti dell’epoca si sono ingegnati ponendovi alla base tre viti: agendo su queste è possibile inclinarlo e compensare così eventuali torsioni dovute al tempo o alla diversa tensione delle corde.

Un altro dettaglio altamente distintivo è la presenza di un body completamente cavo, costituito da due gusci in vetroresina. Una minima parte di legno è impiegata solo per donare solidità all’insieme di ponte e manico, senza un considerevole ruolo nell’equilibrio sonoro dello strumento che è invece dominato in alta percentuale dal materiale sintetico e dall’abbondante aria spostata all’interno.
Per ridurre al minimo la lavorazione sul body i pickup sono montati all’esterno, avvitati direttamente sulla superficie e per questo decisamente alti sopra il pelo del top.

Le stranezze di una Airline anni ’60

Eastwood la propone ormai da diversi anni con caratteristiche più convenzionali come un body in mogano chambered e una tastiera in palissandro su manico in acero, naturalmente completo di truss rod.
Nella demo di RJ Ronquillo, l’interpretazione moderna secondo Eastwood.

airline chitarre elettriche eastwood vintage
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di Faus74 utente non più registrato
commento del 29/12/2018 ore 13:36:11
Brutta come la fame
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di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 30/12/2018 ore 09:43:
Perfettamente d'accordo ! 👌
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di dale [user #2255]
commento del 30/12/2018 ore 12:27:19
Stupenda!
👍👍
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di MiRock [user #14375]
commento del 30/12/2018 ore 12:36:53
Che bella! Solo la posizione dei potenziometri potrebbe dar fastidio a chi suona con la destra in posizione diversa rispetto al tizio del video. A proposito, a cosa serve una cinquantina di potenziometri?
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di spaccamaroni [user #7280]
commento del 30/12/2018 ore 22:47:48
Anche a me non dispiace. In effetti tutti quei potenziometri a cosa servono?
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di Ludovico [user #18586]
commento del 30/12/2018 ore 23:34:53
Potrebbero essere toni e volume per ogni P.u. Più quello vicino al ponte un master volume?
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di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/01/2019 ore 15:46:40
confermo il master volume.
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di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/01/2019 ore 15:28:09
sono rispettivamente tono e volume di ogni pick up
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di ENZ0 [user #37364]
commento del 31/12/2018 ore 07:56:3
Brutta, ma mi affascina 😀
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di TB [user #1658]
commento del 31/12/2018 ore 11:26:3
Airline + Ronquillo: what else? :-)
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di shaggy [user #6415]
commento del 02/01/2019 ore 10:12:0
Esatto! La chitarra è una figata ma R.J. farebbe suonare bene anche un manico di scopa ;-)
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di TB [user #1658]
commento del 02/01/2019 ore 18:24:23
;-)
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di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/01/2019 ore 15:45:23
R.J.Ronquillo è un ottimo chitarrista e come tale fa suonare bene qualsiasi cosa. Prescindendo da questo l'attuale produzione eastwood richiama esteticamente modelli del passato, aggiornando alcuni dettagli ma ahimè snaturando diversi modelli. Io da collezionista difendo gli originali e da musicista ne consiglio senz'altro l'acquisto. Se però volete stare in tasca e spararvi la posa del Jack White di turno in assoluto le Eastwood sono più che decorose.
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di djangolives [user #4893]
commento del 04/01/2019 ore 10:56:53
È già qualche anno che Eastwood fa rinascere chitarre e bassi molto interessanti, fra cui anche qualcuno di design italiano.
Fra tutte, questa è la forma più orrenda della loro produzione, con la sagoma autocelebrativa dei confini USA (ma dove sono finiti Alaska e Haway?). Certo, sarebbe molto più arduo realizzare una chitarra con la sagoma dell'Italia (figuriamoci con quella del Cile).
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di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/01/2019 ore 15:39:15
Diciamo che il bello e il brutto sono negli occhi di chi guarda, tuttavia io tra Supro ,Airline e National, ne ho e ne ho avute più di una decina. Sono chitarre divertenti da utilizzare con un suono killer. Niente da invidiare a produzioni più blasonate. Se ben tenute possono dare grandi soddisfazioni. La chitarra a cui ti riferisci, nella produzione originale era marchiata National e nella versione a due pick up, che vi ricordo sono single coil e non humbuckers come nelle attuali Eastwood, erano denominate westwood 77 la versione in mogano (di cui possiedo uno stupendo esemplare del 64) e Glenwood 99 in vetroresina, attualmente acquistabile tramite donazione di un rene..... Chitarre meravigliose, che devono essere provate prima di dispensare giudizi che travalicano l'estetica.
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di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/01/2019 ore 15:55:16
Preciso per chi fosse interessato, che i sopracitati modelli 77 e99 sono dotate di piezo al ponte , per cui hanno anche per lui volume e tono separati. Per aver qualcosa di più semplice c'è anche il modello 98 con diveso posizionamento dei potenziometri.Comunque gran chitarre.
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