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robertfripp
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Donne, Accordo, Chitarre
di robertfripp | 08 maggio 2006 ore 13:58

robertfripp scrive: L’idea di introdurre questo argomento prende spunto da un articolo pubblicato poco tempo addietro che trattava dei nuovi modelli di chitarra rivolti alle teenagers che molte case costruttrici hanno recentemente introdotto in catalogo.

R. Fripp & The LCG - Intergalactic Boogie Express
di robertfripp | 10 aprile 2006 ore 15:46

R. Fripp & The LCG - Intergalactic Boogie Expressrobertfripp scrive: Fare una recensione di questo disco, è per me come parlare con obiettività e distacco di mia mamma. Questo è forse è il documento più rappresentativo dell'attività live della League of Crafty Guitarists, potente ed originale ensemble chitarristico di sole chitarre acustiche e diretta emanazione della scuola di chitarra fondata da Robert Fripp, il "Guitar Craft".

Musica per chitarristi
di robertfripp | 01 marzo 2005 ore 17:49

robertfripp scrive "Ascoltiamo musica? E soprattutto, ascoltiamo musica non chitarristica? Dal professionista affermato, al giovane che ha appena preso in mano lo strumento, siamo inevitabilmente influenzati dai nostri ascolti. Più o meno consapevoli. C’è chi studia la musica e passa ore sulla chitarra, chi va ad orecchio e si limita a strimpellare con gli amici. Siamo tutti accomunati dall’essere sia produttori che fruitori di musica. Ma, ripeto, più o meno consapevolmente. Ma cosa ci spinge ad abbracciare un genere o l’altro, ad essere ispirati dal tale chitarrista, a compiere le scelte importanti che plasmeranno il nostro stile? Suono da 30 anni e il mio nick tradisce senza possibilità di dubbio la mia storia. Ma se ripenso a come sono arrivato ad essere il chitarrista che sono oggi devo impegnarmi parecchio per ripercorrere la strada della mia crescita come musicista e fissare i momenti salienti che hanno inciso sulla mia formazione. "

One man band
di robertfripp | 18 ottobre 2004 ore 08:15

robertfripp scrive "One man band. Ovvero come rovinarsi l'esistenza con un sacco di attrezzi inutili ed essere felici lo stesso. Il mio set-up attuale prevede una semplice catena chitarra-effetti-ampli con due loop sampler RC-20 Boss nel send-return. Il problema si pone in quanto il sottoscritto sta per dotarsi di guitar synth (Roland GR-20) e vorrebbe la massima flessibilità nello sfruttamento dei suddetti loop sia con i suoni normali di chitarra che di synth."

Robert Fripp
di robertfripp | 18 luglio 2004 ore 15:48

Robert Fripprobertfripp scrive "Strana specie di animale il chitarrista. Insomma, diciamolo pure, non è certo un chierichetto da parrocchia. Magari sesso, droga e rock’n’roll li lascia suo malgrado alle vere rock star, ma ci prova (almeno qualche buona birra). Non rinuncia al suo look alternativo anche se in ufficio lo guardano male e appena vede la faccia del Berlusca è assalito da potenti conati di vomito. Inizia a sorgere a mezzogiorno e non carbura prima delle 20, come si conviene ad una vera bestia della notte. Ma poi diciamolo, questo non è altro che un’accozzaglia di luoghi comuni; in fondo siamo bravi ragazzi. O no? Anzi, in fondo il chitarrista medio non è poi così anticonvenzionale. Anzi. Prendiamo il G3. C’è uno strano signore, piuttosto attempato direi, sull’orlo della sessantina. Insomma potrebbe essere nostro padre (o nostro nonno, per i più sbarby). Ci aspettiamo che entri con la sua band al centro del palco e ci delizi con una quarantina di minuti di svisate. Ma che fa? Non aspetta nemmeno che il pubblico sia tutto seduto. Villano, sta già suonando. E seduto per giunta. Lo si vede a malapena e della band non vi è traccia. Che cappero sta suonando? Note a caso, di una noia mortale. E giù fischi a volontà. Voglio vedere il sudore di Satch, la criniera di Vai. Finalmente ha finito. Ma eccolo che ritorna con gli altri. E adesso? Suoni di tastiere. Voglio un chitarrista, ecchecazzo! Finalmente qualche assolo, ma il suono, oddio. Effettatissimo e in ritardo. Ma che ampli usa? Mi dicono che suona in diretta. Orrore. E poi perché continua a rimanere seduto? Mi sta sempre più sulle palle. Nemmeno saluta a fine concerto. E questo sarebbe il fondatore del progressive? Vuoi mettere Clapton? "

Fernandes Monterey Elite
di robertfripp | 19 febbraio 2004 ore 16:40

Fernandes Monterey Eliterobertfripp scrive "Alzi la mano chi conosce le Fernandes. Qualche chitarrista meno giovane forse ricorda le ottime copie Fender e Gibson prodotte da questa ditta negli anni ‘80, sulla scia della giapponese Tokai. Si trattava di strumenti davvero ben fatti, con un suono e un grado di rifinitura incredibile (visto il prezzo) persino confrontati agli originali (che all’epoca non brillavano certo per l’accuratezza e la timbrica della loro produzione). E mentre non era affatto raro vedere queste chitarre nelle mani di musicisti di fama, il grande pubblico, in particolare nel nostro paese, ha ingiustamente snobbato le Fernandes. Personalmente ricordo di avere avuto tra le mani per qualche mese una spendida Explorer rifinita magnificamente. Oggi la Fernandes, pur mantenendo in listino alcune copie storiche, produce strumenti originali, tra cui il modello in questione. Chiuso il doveroso preambolo passo immediatamente a descrivervi lo strumento. Posseggo la chitarra da pochi giorni, per cui le mie vanno intese come impressioni “a caldo”, anche perché le potenzialità sonore della Fernandes sono davvero uniche. La Monterey mod. Elite è per dotazione e finiture la versione top of the line del catalogo Fernandes Guitars, a fronte tuttavia di un prezzo piuttosto contenuto (l’ho pagata nuova intorno ai 1000 euro). "

Centocorde
di robertfripp | 09 gennaio 2004 ore 15:32

Centocorderobertfripp scrive "AAA chitarristi cercasi. E’ già, non ci crederete, ma questo è un annuncio musicale in piena regola. Niente pubblicità occulta, ti sbatto lo spot in home page, sfidando impunemente la redazione di Accordo. Ma se questo articolo è stato pubblicato, forse qualche ragione ci sarà. Avete mai avuto in testa un idea ossessiva, che vi frulla in testa per anni senza tregua? E’ un pensiero assillante. Il nostro gruppo non ci soddisfa musicalmente e, ammettiamolo, non ci divertiamo più. Gli anni passano ed è giunto il momento di suonare quello che amiamo veramente. Quanti compromessi abbiamo fatto in tutto questo tempo? Abbiamo composto stupidi pezzi commerciali illudendoci che qualche produttore ci lanciasse, suonato cover oscene per racimolare qualche euro prostituendoci davanti ad un pubblico annoiato, eseguito stancamente l’assolo di Cocaine per la duecentomilionesima volta. Ora basta!!!"

Orango - Guitar
di robertfripp | 16 dicembre 2003 ore 14:48

Orango - Guitarrobertfripp scrive "Cari amici chitarristi. Quella che sto per sottoporre alla vostra attenzione è una scena forte che potrebbe forse disturbare i bambini e le persone più sensibili. Se non ve la sentite non proseguite oltre. In caso contrario provate ad immaginarvi un palcoscenico e visualizzate un ipotetico chitarrista durante il concerto. Egli si contorce e si dimena come se fosse stato appena morso da un crotalo australiano. Il veleno comincia a fare effetto e il suo piede destro, preso da un attacco acuto di epilessia scava ritmicamente una buca al centro del palco. Scuote violentemente la testa avanti indietro la lunga criniera evocando Isabelle Adjani in “Possession” (chi lo ricorda?). Il suo viso è colpito da tremendi spasmi, gli occhi si stringono con forza come se stesse infuriando una terribile tempesta di sabbia nel Sahara, il naso si arriccia come un armadillo in presenza di un branco di lupi e i denti mordono selvaggiamente il labbro inferiore scoprendone la viva carne. La mano destra sembra stia brandendo la spada durante un duello all’ultimo sangue, mentre il braccio stantuffa su e giù con foga evocando solitari momenti di piacere. La sinistra poi si libra in volo come una farfalla dai mille colori con il mignolo che vive di vita propria volteggiando e dipingendo nel cielo meravigliose opere michelangiolesche. Il tutto ovviamente suonando un accordo di mi maggiore."

Il mezzo e il fine
di robertfripp | 05 dicembre 2003 ore 10:40

Il mezzo e il finerobertfripp scrive "“Che corde usi?” “Non lo so. So solo che stanno in una bustina di plastica”. Così rispondeva qualche anno fa il buon Paul Mc Cartney all’incauto intervistatore che sperava di stappargli qualche opinione tecnica. Decisamente un approccio da musicista non-tecnico, per il quale lo strumento non è che il mezzo per esprimere le proprie idee musicali. E’ chiaro che Mc Cartney enfatizzava con la sua risposta un approccio che sappiamo essere molto meno naif con l’universo degli strumenti musicali da parte dell’ex-Beatle, ma quello che a me interessa porre in luce in questa sede è il confine tra semplice empiria (prendo la chitarra e suono), la tecnica intesa come conoscenza (dello strumento, ma anche teorico-musicale) e il tecnicismo fine a se stesso..."

Geronto - Guitar
di robertfripp | 29 novembre 2003 ore 15:09

robertfripp scrive "Mi piacerebbe parlare brevemente di un argomento che mi sta particolarmente a cuore perché fa parte intimamente del mio percorso musicale. Prima che chitarristi siamo ovviamente esseri umani e, a prescindere dalla nostra realtà, giovani o meno giovani, siamo costretti ogni giorno a scontrarci con la realtà quotidiana, a fare scelte di vita spesso in contrasto con il nostro grande amore per la musica. Che spesso ci portano inevitabilmente ad allontanarci dal nostro amato strumento per lunghi periodi, a volte per sempre..."

Ambient-guitar
di robertfripp | 29 ottobre 2003 ore 13:23

robertfripp scrive "Ogni giorno il chitarrista che è in noi cresce e matura aumentando il proprio bagaglio di conoscenze con nuove esperienze, raffinando la tecnica, maturando la propria voce, definendo la propria strumentazione, migliorando l'espressività. E "imparando a non suonare". Riflettiamo per un attimo su questo punto. Quanto conta per il chitarrista "medio" il silenzio come veicolo espressivo? Il silenzio non come assenza di suono, ma come "presenza" musicale, silenzio attivo e intenzionale. Spesso il problema non viene nemmeno preso in considerazione. Certo, un chitarrista maturo saprà ascoltare gli altri musicisti della propria band, capirà quando è il momento di accompagnare e quando quello di emergere dal tessuto sonoro. Ognuno di noi ricorda con tenerezza il proprio primo gruppo e come tutti andassero per conto loro, allietandosi l'un l'altro reciprocamente con un lungo interminabile assolo (producendo tutti assieme quel "caratteristico" risultato musicale che quasi tutti hanno vissuto con libidine nella loro adolescenza). "

Software per tablature
di robertfripp | 17 ottobre 2003 ore 12:48

robertfripp scrive "Vorrei parlare brevemente di un problema che si presenta frequentemente all’attenzione di noi chitarristi. La necessità di imparare un brano esistente“non ad orecchio”. Che sia per suonare semplici cover che per fare semplice esercizio, il ricorso alla musica scritta diviene obbligatorio in molti casi. La corretta lettura dello spartito risulta per molti musicisti una comoda soluzione, ma non è sempre per tutti praticabile. .."

La musica è di sinistra?
di robertfripp | 10 ottobre 2003 ore 08:00

Apriamo - con un post che mi augurò scatenerà un dibattito acceso e intelligente - la sezione Jamsession, che (analogamente all'omonima mailing list) raccoglierà gli interventi ritenuti Off Topic. Abbiamo pensato che questa soluzione sia un buon compromesso, perché consentirà a chi desidera discutere anche "d'altro" con gli amici accordoani di farlo, senza disturbare chi su questo sito è interessato solo ad argomenti musicalmente strictly kosher. Enjoy! - Alberto

robertfripp scrive "Niente sondaggi, lo dico subito. So che c'entra poco con il nostro amato strumento, ma vorrei proporre alcune considerazioni in pillole, scomodando idealmente Gaber e sperando di non urtare la sensibilità di alcuno. Dire che la musica è di sinistra sembrerebbe fare proprio un luogo comune trito e ritrito. Certo. Credo che più o meno tutti pensiamo che il mondo politico nel suo complesso abbia perso ogni forma di credibilità agli occhi dei cittadini."

Accordo = Blues?
di robertfripp | 08 ottobre 2003 ore 16:33

robertfripp scrive "Ora l'ho sparata davvero grossa. Sento che sto per scatenare un putiferio, ecco il solito polemico che vuole provocare. Se non ti piace il nostro sito gira al largo, no? Calma ragazzi, nessuna polemica. Anzi premetto che a me il blues non dispiace affatto, la mia Telecaster ha poco a che vedere con una ESP o con una Ibanez, ho suonato per quindici anni su un Mesa Mark II, solo che il blues non fa parte del mio DNA, non ha forgiato il mio stile chitarristico. E allora? Beh, io sono un vecchietto, ho 37 anni e mi è sempre piaciuto peregrinare da un capo all'altro della musica. Ho cambiato accordatura dal 1989 (per quinte), ho mollato la chitarra per alcuni anni per dedicarmi al Chapman Stick (oggi abbandonato per la mancanza di tempo che il bestione richiede per suonarlo decentemente), ma ho sempre ascoltato musica "diversa", nel senso che mi ha sempre stimolato quella zona di confine dove pochi hanno il coraggio di andare."

New Standard Tuning
di robertfripp | 06 ottobre 2003 ore 08:59

paoletto.jpgrobertfripp scrive "New Standard Tuning (NST), ovvero come accordare la chitarra per quinte e dover ripartire da capo ignorante, ma felice. Vi vorrei parlare della mia esperienza accadutami nel lontano Dicembre 1989 e che ha segnato profondamente il mio essere chitarrista. Premettendo che suonavo la chitarra già da una decina d’anni con credo notevoli risultati (fan di Van Halen, Jeff Beck e Jimmy Page). "

Loop Man
di robertfripp | 03 ottobre 2003 ore 12:08

Loop Manrobertfripp scrive "Ambient music. E allora? In un sito per chitarristi tu ci parli di eteree atmosfere "new age" e di mantra buddisti? No di certo, anche perché l'ambient non è che una delle tante possibili applicazioni delle macchine "per loopare", ovvero quei simil-campionatori nati anche, e soprattutto, per chitarra. Credo che molti abbiano visto in azione Alex Britti e le sue basi in real-time. Non conosco il modello da lui utilizzato specificatamente, ma ve ne sono molti in commercio, per (quasi) tutte le tasche. Come tecnica il loop nasce all'interno delle avanguardie soprattutto americane negli anni '50. Ma è un musicista "pop" a dargli la dignità di vero e proprio strumento e a portarlo all'attenzione del pubblico meno colto: Brian Eno. Utilizzando 2 registratori a bobina Revox egli riusciva ad ottenere un anello di suono su cui registrare sound-on-sound frasi minimali. "

Armonizziamoci
di robertfripp | 01 ottobre 2003 ore 16:26

Armonizziamocirobertfripp scrive "Armonizziamoci, ovvero volevo parlare di un effetto spesso poco (e male) usato nel setup dei chitarristi ovvero il "pitch shifter" o harmonizer. Di esso esistono alcune varianti quali l'octaver ed il famosissimo "whammy pedal" della Digitech. Il principio dovrebbe essere più o meno noto a tutti, comunque l'effetto in questione riproduce una seconda nota (ma anche più) calcolata matematicamente rispetto all'originale, dando la possibilità di trasporla a piacere, con intervalli che variano da –2 a +2 ottave in quasi tutte le macchine. Si possono aggiungere intervalli di terza, quinta, settima a piacere. La presenza sulle macchine più sofisticate di controlli di delay permettono di ottenere effetti di arpeggio incredibili semplicemente suonando note singole (e penso in particolare ai costosissimi Eventide)..."

Chapman Stick
di robertfripp | 24 settembre 2003 ore 17:23

Chapman Stickrobertfripp ha scritto "Cosa è ‘sto coso? E' pure brutto. E quante corde, 12 come la Eko di Bennato, vuoi vedere che me lo porto sulla spiaggia. Non preoccupatevi, vorrei solo brevemente introdurre lo strumento più sottovalutato, sconosciuto e dimenticato dai musicisti, sperando di solleticare l'interesse di qualcuno. Lo Stick è uno strumento solid body, una specie di lungo manico terminante con un palettone che si indossa con una buffa imbracatura che si fa passare sotto l'ascella ed un gancio che si infila nella cintura dei pantaloni."

Fender Cyber Deluxe
di robertfripp | 23 settembre 2003 ore 22:21

robertfripp scrive "Mi piacerebbe parlare del mio attuale amplificatore, immaginando fin d'ora il vespaio che potrebbe sollevare in mezzo a questa marea di fumanti valvolari. Tenetevi forte. Il mio Fender Cyber Deluxe non ha ne valvole nè transistors, ma sulla linea dei vari Line 6 o Roland VGA-7, tanto per fare qualche nome, sfrutta la tecnologia digitale del "sound modeling", riproducendo amplificatori storici in modo virtuale (e già qui molti potranno giustamente dire "tentando di riprodurre"). Ok, calma, calma, lo so. Non è un valvolare e non ho la pretesa di dirvi che suona come un valvolare, ma non è questa l'esigenza che il sottoscritto ha in materia di sound."

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