Ne vedo e provo alcune, varie RG di diversa fascia, ma la scintilla non scatta. Dopo un'oretta di svariati test la mia attenzione ricade su questo mostriciattolo appeso a un lato del negozio in posizione non visibilissima. Attirato dalla forma strana mi avvicino e comincio a contare i tasti... trenta? Oh Jesus.
All'inizio penso che sia tamarrissima, ma più la guardo e più mi incuriosisce, per cui decido di provarla su un Engl Thunder 50.
Prima stranezza oltre alla tastiera: i pickup sono solo due Infinity, un humbucker e un single. Manca di fatto il pick al manico, sì, ma il selettore è a cinque posizioni.
Ne scopro subito il funzionamento: la chitarra ha un sistema attivo (la batteria ha il vano nel lato posteriore del body) che permette di simulare il pickup al manico nelle posizioni dello switch uno (humbucker pieno) e due (bobina interna dell'humbucker splittata col single coil). Sistema ingegnoso.
Altra stranezza che appare subito guardando la Ibanez RG550XH è il corno inferiore molto rientrato all'interno del body per facilitare l'accesso a tutta la lunghissima tastiera: all'inizio dà una strana sensazione, ma una volta imbracciata la chitarra questa spalla mancante estrema risulta davvero utilissima.
Il manico è un Wizard III in tre pezzi d'acero, davvero confortevole. La tastiera è in palissandro, il ponte è il fantastico Edge-Zero II munito di Zero Point System che permette di non fregarsi il settaggio sostituendo le corde tutte assieme. La finitura Red Sparkle risulta davvero stupenda e si sposa perfettamente col battipenna bianco perlato.
Pur essendo consapevoli che non si tratta di uno strumento di alta fascia, se ne accettano i limiti di buon grado.
La chitarra suona abbastanza bene sia sui distorti sia sui puliti, può dire decisamente la sua anche se prevedo un upgrade con un Tone Zone più Cruiser (o Fast Track 1) per trasformarla in un'arma micidiale.
Tra le poche pecche della RG550XH si segnala che, quando si aziona il sistema attivo, i suoni puliti tendono un po' al distorto. Tuttavia, quando si suona in drive, le posizioni uno e due sono belle piene e calde, cariche di bassi come se il pickup al manico ci fosse davvero.
Il settaggio di fabbrica dello strumento era approssimativo e ho dovuto combatterci un pomeriggio per rendere l'action accettabile senza buzz, ma sono cose che si mettono in conto quando per uno strumento simile si spendono nemmeno 500 euro.
Dite che è tamarra? Era proprio quello che cercavo!