L’avvicinamento di Marco Sfogli al marchio Charvel, svelato in modo inatteso al pubblico con un video in studio nel 2020, ha dato i suoi frutti perché, appena due anni più tardi, in catalogo compare la prima signature ufficiale dell’artista col brand americano.
Lo stile è quello del primo modello comparso tra le sue mani, una So-Cal Style-1, ma i contenuti sono profondamente differenti, in un mix personalizzato sul piano funzionale quanto su quello estetico.
La Style-1 signature di Marco Sfogli sceglie una scheda tecnica moderna, solida costruzione secondo i canoni Charvel e componenti di alto livello, in un pacchetto reso più accessibile dalla produzione messicana.
In un recente video ufficiale, l’artista la racconta e la fa ascoltare all’opera. Accade nuovamente nel suo studio, con immagini ravvicinate ad alta risoluzione a condire il tutto.
La signature sceglie un body in ontano con un top in acero figurato avvolto in un caldo burst che dal viola centrale sfuma verso il nero a ridosso dei bordi. Nero è anche il battipenna, a tre strati con la linea bianca tutto intorno a farne risaltare il profilo.
Sul retro, il tacco con quattro viti è smussato e la spalla inferiore sagomata per agevolare l’accesso ai fret più alti. Il manico è in acero trattato ad alte temperature con rinforzi in grafite. In acero è anche la tastiera, dal raggio compound che va da 12 a 16 pollici con 22 fret tipo jumbo su un diapason tradizionale da 25,5 pollici e bordi smussati con trattamento Rolled Edge.
Spiccano sulla tastiera caramellata i segnatasti dot bianchi e, sul bordo, una dotazione di Luminlay aiuta il musicista a orientarsi anche sui palchi più bui.
L’accesso al truss rod è infine lasciato a vista alla base del manico, per regolazioni senza richiedere lo smontaggio.
Sul battipenna, l’elettronica è tutta firmata EMG, con un humbucker 89 al ponte e due single coil SA1 per centro e manico.
Il selettore a cinque posizioni di tipo blade ne miscela le voci, con un push-pull per lo split dell’humbucker, potenziometro del volume e tono master.
Per la massima espressività senza rinunciare alla tenuta d’accordatura, il Floyd Rose 1000 confeziona l’insieme con un’estetica da super-Strat da manuale, che affonda le proprie radici nella tradizione della specie ma con diversi accorgimenti stilistici e tecnologici fortemente al passo coi tempi.
Svetta, in cima, una paletta presa in prestito dalla Fender Stratocaster, con firma dell’artista sul retro.
Sul sito Charvel, con scheda tecnica, foto e prezzo di listino per il mercato statunitense. |