Blackstar semplifica l’Amped per l’edizione più “amp oriented“ di sempre
di redazione [user #116] - pubblicato il 04 aprile 2023 ore 11:00
Amped 3 è un amplificatore in piena regola, programmabile, con più canali e con riverbero e booster integrati, capace di infilare 100 watt di potenza e tecnologia ISF comodamente in pedaliera.
Blackstar torna sul concetto sviluppato con i primi due Amped e si concentra sulle caratteristiche di un amplificatore tradizionale per regalare un sistema autosufficiente, con watt sufficienti ad affrontare un concerto, canali commutabili e tutta la connettività necessaria a comporre un rig tradizionale arricchito da una versatilità impressionante, capace di entrare in una pedalboard.
Il percorso della serie Amped ha inizio nell’autunno 2022, con un primo modello più compatto, a due footswitch e fortemente incentrato sul concetto di preset. Il numero “1” già nel nome del prodotto lasciava presagire che non si sarebbe trattato di un esperimento isolato e che altre novità avrebbero seguito a breve.
Così è stato quando, a gennaio 2023, Blackstar ha svelato l’Amped 2. Più grande, con effetti di saturazione, modulazione, ritardi e ambienti integrati, lo stompbox rosso ha fatto il verso alle possibilità di un sistema multieffetto a pieno titolo, ma conservando un approccio tipico del mondo analogico.
Con l’Amped 3, l’azienda britannica sceglie ora un approccio ancora diverso, rivolto a chi preferisce i controlli e l’impronta di un amplificatore tradizionale, aggiungendo sul piatto la piena programmabilità già offerta dai modelli precedenti e arricchendo il tutto con overdrive, booster e riverbero integrati.
Il Blackstar Amped 3 è, di fatto, un amplificatore per chitarra programmabile a più canali con riverbero e booster integrati.
Rispetto all’edizione precedente accantona le modulazioni e gli effetti più elaborati per ritrovare una funzionalità assai più vicina a quella di un classico amplificatore per chitarra, con un’ottima dose di versatilità grazie a un pannello esteso e possibilità di controllo via MIDI.
Lo chassis nero dispone di footswitch per le sonorità Clean, Crunch, Overdrive e per azionare la funzione Boost. Un ulteriore pulsante richiama il riverbero e consente di azionare la funzionalità “freeze”.
Privo di display e di menù di sorta, l’Amped 3 mette a disposizione un’equalizzazione a tre bande più il controllo ISF già sperimentato sugli amplificatori di casa. Si tratta di un potenziometro in grado di modellare la curva della risposta per avvicinarsi alla pasta sonora di un amplificatore britannico o americano, muovendosi con tutto quello che c’è nel mezzo.
In aggiunta, un piccolo switch Warm/Bright permette di dosare incisività e brillantezza del suono generale, e un ulteriore switch commuta tra due tipologie di overdrive.
Non mancano i controlli di Volume e Gain per gestire compressione e saturazione dei canali pulito e distorto, e a governare il tutto ci sono le manopole di Presence e volume Master.
È presente anche il potenziometro per l’intensità del Boost con un relativo selettore per piazzarlo a monte o a valle dello stadio di saturazione dell’amplificatore. Completa il controllo per l’intensità del riverbero con switch per le sonorità Dark e Light.
Fulcro del suono prodotto dagli amplificatori Amped, anche la terza incarnazione dispone di uno switch per modellare l’impronta del finale di potenza tra quelle tipiche di un valvolare basato su EL34, su EL84 o su 6L6.
Tutti i comandi gestiscono in maniera realistica e genuina i vari parametri di un vero amplificatore, perché dentro l’Amped c’è realmente un amplificatore da collegare dritto nel cabinet, con 100 watt di potenza massimi che possono essere portato a 20 o a 1 watt secondo necessità.
Se il pannello frontale si semplifica e si concentra sull’esperienza d’uso di chi è abituato a confrontarsi principalmente con macchine analogiche, il dorso non rinuncia a una connettività estesa.
Accanto all’ingresso per lo strumento è posizionata un’uscita di linea per registrare in diretta o sfruttare il dispositivo come un preamplificatore o effetto in pedaliera. Due prese per il loop effetti consentono di inserire stompbox esterni a valle della saturazione.
Non manca la simulazione di cabinet CabRig per registrare in diretta senza aver bisogno di dispositivi esterni. Questa offre tre casse selezionabili direttamente dall’Amped 3, ma grazie alla porta USB-C è possibile caricarne altre mediante il software dedicato. Il tutto è condotto a un’uscita bilanciata XLR o a un’uscita jack per le cuffie.
Per l’utilizzo tradizionale sul palco, due uscite di potenza permettono di collegare cabinet da 8 o 16 ohm con cui usare l’Amped 3 come un classico amplificatore per chitarre collegato dritto in una cassa passiva.
Si tratta di una macchina interamente programmabile, e due minijack per il controllo MIDI consentono di creare preset dell’intero suono prodotto o modellare parametri e caratteristiche in tempo reale da un controller esterno.
Infine, due uscite di alimentazione a 9 volt rendono possibile collegare effetti esterni da alimentare con lo stesso Amped 3 che, per funzionare, si connette dritto nella tensione di rete a 220v.