Rivenditori specializzati da cui si trova tutto: battipenna consunti, pickup ossidati, sellette ruggini, meccaniche sbilenche, manici anneriti, corpi bruciacchiati. Non voglio fare il vecchio rompicoglioni che dice "ai miei tempi..." o "questa gioventù che vuole tutto subito....". Però mi piacerebbe che qualcuno spiegasse a me - che ho sempre cercato chitarre vecchie che sembrassero nuove - che senso ha volere chitarre nuove che sembrano vecchie.
La storia del relicing, l'invecchiamento artificiale delle chitarre, risale alla fine degli anni '90, pare per merito di Keith Richards che disse agli uomini del Custom Shop Fender a proposito delle chitarre che gli stavano proponendo: "Bash 'em up a bit and I'll play 'em". Vince Cunetto non si fece pregare e assieme al collega J.W. Black cominciò a torturare le nuove nate per dal loro il "Micawber look" preteso da Keef. Fu l'inizio di un modo nuovo di intendere la chitarra, ricercando non solo il suono degli strumenti della Golden Era, ma anche il look vissuto.
Inizialmente la cosa rimase entro confini realistici, con grattate sui bordi e un po' di ossidazione forzata dell'hardware, poi si arrivò a devastazioni vere e proprie, con le copie di "Number One" di Stevie Ray, della Esquire del Boss, di "Blackie", via via fino alla Frankenstein di Eddie Van Halen.
Poi, finalmente, ecco il ritorno dei produttori di parti aftermarket. Una trentina di anni fa, soprattutto a causa della di Fender, nacquero i produttori di parti di ricambio (come AllParts, Charvel, Schecter, Warmoth) che proponevano hardware, manici e corpi di qualità per Stratocaster e Telecaster. Il fenomeno - scomparso quando la componentistica originale ricomparve nei cataloghi - torna oggi, prepotentemente, grazie al tema "relic". Rivenditori specializzati da cui si trova tutto: battipenna consunti, pickup ossidati, sellette ruggini, meccaniche sbilenche, manici anneriti, corpi bruciacchiati. Uno va - che so - sul sito di Crazy Parts e acquista tutte le parti necessarie a costruirsi in casa una chitarra nuova, ma che appare come se avesse vissuto per tre decenni al collo di Keith Richards sui palchi del mondo.
Non voglio fare il vecchio rompicoglioni che dice "ai miei tempi..." o "questa gioventù che vuole tutto subito...". Però mi piacerebbe che qualcuno spiegasse a me - che ho sempre cercato chitarre vecchie che sembrassero nuove - che senso ha volere chitarre nuove che sembrano vecchie.
|