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RobertRoger
utente #10461 - registrato il 07/06/2006
Città: Torino
Sono interessato a: Chitarra elettrica.
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Attività

di Glen
di RobertRoger | 18 febbraio 2008 ore 21:05
E' successo che per motivi di lavoro purtroppo non ho più frequentato questo sito diciamo... da un paio di settimane.L'ultimo mio commento infatti risale all'epoca del "tagliando" di Glen.Ieri sera, in un momento di tranquillità, apro Accordo e leggo quello che ho letto.Alla luce di ciò, mi rammarico due settimane fa di non avergli scritto qualcosa di meno cazzone per augurargli una pronta guarigione. Sensazione strana, mi sentro triste perchè è mancata una persona che non conoscevo personalmente, e lui non conosceva me. Ma è una persona che, proprio in queste pagine, mi ha regalato non pochi sorrisi.Grazie Glen.
Inizio settimana
di RobertRoger | 21 gennaio 2008 ore 14:11
Finalmente un Lunedì mattina in cui non provo l'impulso irresistibile di ficcare la testa nel forno.A parte essermi alzato di buon umore in generale, cosa abbastanza rara ultimamente, 2 cose mi hanno fatto piacere in particolare:- a seguito del tamponamento la mia macchina si sta ancora facendo sistemare il didietro, ma miracolosamente il carrozziere ha tirato fuori la vettura di cortesia, che quindi non si è dimostrata essere solo una leggenda metropolitana. In più, la macchina di cortesia in oggetto rischiava di essere una Fiat Panda blu puffo (troppo gay - niente contro i gay, solo che io non lo sono) e una Smart for two (cioè come quella che m'ha inchiappettato, troppo brutto ricordo). Invece se ne sono usciti con una Y nuova, che pur se femminile come macchina, devo dire che è veramente accogliente e piacevole da portare.- Ho sentito per radio che hanno rinnovato il contratto dei metalmeccanici con relativo aumento. Ho gioito a) per i metalmeccanici in generale b) per l'aumento (scusate la venialità) c) perchè anch'io ero convinto di rientrare nella categoria. Invece la cruda realtà, nella persona del mio collega informato, mi ha fatto notare che il nostro contratto, pur chiamandosi "Metalmeccanici imprese artigiane" non rientra tra quelli che beneficiano del rinnovo. Il che mi fa strano perchè ogni volta che c'è un aumento di qualsiasi tipo di contratto, non non ci rientriamo mai...Vabbè pazienza, una sincera congratulazione a tutti i i metalmeccanici di Accordo. Non spendeteli tutti in GAS ;)
Tamponato
di RobertRoger | 14 gennaio 2008 ore 22:17
ATTENZIONE: quanto sto per scrivere è sessista, maschilista, altamente misogino, offensivo, ablativo, dativo e tutte le stracazzo di declinazioni di tutte le lingue morte del mondo.Se ne sconsiglia pertanto la lettura al pubblico femminile (se esiste, su questo sito...)Ogni riferimento a persone e fatti è decisamente realmente avvenuto.Volevo dire:Io adoro le donne; io sono per l'uguaglianza dei sessi; sono per le pari opportunità; sono contro la discriminazione sessuale sul posto di lavoro; sono per la festa della donna e della mamma; sono uno di quelli che un diamante è per sempre; le donne non si toccano neanche con un fiore; donne tu du du in cerca di guai; siete così, dolcemente complicate...ECCETERA ECCETERAMa la patente no. La patente non ve la devono dare. LA PATENTE NO. La patente no! Cioè, mi tocchi la fiancata. Ti insulto un po ma con stile, ti suono, ti faccio cenno di fermarti, metto le 4 frecce, accosto... e che fai?!?!?!? MI TAMPONI??????? Ma perchè? Peeerrrcchhhèèè????? La patente no, no, noooo!!!E perchè quando scendi dal tuo veicolo accartocciato sotto al mio, mi guardi e mi dici che non mi avevi visto? Ma come non m'hai visto??? M'HAI CENTRATO IN PIENO DIOFAAAA'''!!!!!!Beh comunque complimenti tesorino, sei il terzo incidente (con ragione, ci tengo a sottolineare) della mia vita. Tutti e tre con donne (doppia sottolineatura). M'hai tamponato la macchina; mi sento violentato nell'animo. Ma niente di tutto ciò che ho scritto fino ad ora mi irrita quanto quello che sto per dire: stasera m'hai tamponato, hai torto, siamo rimasti così. Domani mattina ci vedremo per fare il CID, già lo so, che stasera tuo papà/tuo fratello/il tuo ragazzo ti avranno fatto una testa così, tanto che domani mattina sarai convinta che sono stato io a tamponare te, in retromarcia magari.... E poi allora divento cattivo.Saluti torcicollosi
Marshall MG100DFX
di RobertRoger | 10 gennaio 2008 ore 12:09
Mini recensione.L'ampli in oggetto l'ho provato poco prima delle ferie. L'ho incontrato per caso in una sala prova nuova (cioè, nuova per noi, una delle tante che ci ha fatto girare la nostra cantante. Questa a detta sua non puzzava di muschio e piedi sudati).Dopo la prova in sala, mi sono documentato un po' nel web e in generale su questo ampli i commenti vanno dai più blandi "suona dimmmerda" fino a espressioni più colorite.Cmq, entro in sala e la scelta è tra questo e uno Hughes&Kettener sconosciuto. Scelgo il Marshall perchè non mi piace suonare con amplificatori di cui non riesco a pronunciare il nome.Marshall MG100DFX. Testata + cassa MG412A.Quel 100 sta per 100W di potenza, bene. DFX credo stia per effetti digitali, infatti questo ampli ha la possibilità di varie minchiate tipo input cd, effetti digitali e riverbero pure digitale. Non me li sono cacati neanche di striscio perchè adopero la mia pedalanza.Parliamo dell'ampli di per se. Lo accendo e noto subito la mancanza dello Stand By. Oppofferbacco, ma perchè? risparmiano sugli interruttori? Poi la risposta automatica mi illumina e mi fa bestemmiare in contemporanea: cacchiarola, ma è a transistor!!! Mi volto tempestivamente verso lo iugggsssenkeettener ma vedo che il mio amico ci si è ormai insediato. Troppo tardi per cambiare. Vabbè vediamo come và.Come và? Ve lo dico, di tante sale prove che ho girato e di conseguenza tanti ampli smanettati, di questo m'è rimasto davvero un bel ricordo. Giuro. Ora, la prova è stata fatta con Letizia (Les Paul Standard con EMG 81/85), che ammetto essere una chitarra orientata verso suoni porci. Ma devo dire che l'ampli in questione ha reagito davvero bene. 4 canali selezionabili da futsvuitc. Canale clean/crunch niente di entusiasmante, ma lo OD1 m'ha fatto veramente godere. L'OD2 non l'ho praticamente usato a) perchè non shreddo b) perchè con gli EMG diventava una roba ingestibile. Comunque, canale OD1 boostato esternamente (con l'SD1). Bassi potenti e rotondi (al primo accordo, quello per testare il volume, m'ha letteralmente pettinato a 2 metri di distanza), medi a metà potenziometro, contour a 1/4, acuti meno di metà per evitare zanzaramenti. Beh, davvero, per essere a transistor c'ho tirato fuori uno dei suoni più caldi e bastardi che mi siano mai riusciti. L'altro chitarrista l'ho praticamente sommerso. Conclusione: non lo comprerei mai, perchè usato a casa non credo renderebbe a dovere, si sentirebbero solo tutti i transistor fare "zzzZZ zzZZz ZZZ zZ" e penso sia il motivo per cui questo ampli nel web ha un giudizio così infimo. A volumi da prova invece mi è davvero piaciuto. Per cui se vi capita di trovarvelo in sala prova, non schifatelo a priori...
Giornataemmèrrrd....
di RobertRoger | 09 gennaio 2008 ore 19:25
Cioè, ho posato il sedere a casa da 10 minuti (sono le 19:15). Cioè mi sono alzato come tutti i giorni alle seiemmezza.Cioè, sono uscito di casa esattamente 12 ore fa.Cioè, ho passato tutto il giorno pausa pranzo compresa assieme al cliente disquisendo di sospensioni elettropneumatiche. Cioè, io sto alle sospensioni elettropneumatiche quanto un pesce rosso sta all'astrofisica nucleare.Cioè, a fine giornata sulla mia scrivania c'erano 18 quintali di inutilissimi fogli di carta, schizzi, disegni tecnici, briciole di crackers (il mio pranzo) e 3 telefoni cordless. Cioè, ho passato una giornata dimmmmerda dove mi sono state risucchiate tutte dico tutte le mie (già poche) energie vitali. Cioè, tutto questo per dire: devo fare la pipì. Non la faccio dalle seiemmezza di stamattina. Ma non ne ho la forza.Buonanotte...
Le GasBusters
di RobertRoger | 08 gennaio 2008 ore 15:26
La GAS è una gran brutta bestia. E' quel demone che ti coglie all'improvviso, tra le mura di casa, mentre lavori, quando sei fermo al semaforo. E' una carogna che ti sale alle spalle e ti fa guardare un punto fisso nel vuoto e la luccicanza nei tuoi occhi fa capire a chi ti sta davanti che stai pensando a come spendere dei soldi in beni di non prima necessità. E neanche di seconda.Mogli, compagne, fidanzate hanno per la nostra GAS lo stesso fiuto che un cane ha per il tartufo. Te lo leggono negli occhi, ti fanno regredire a un bambino di 8 anni che vuole il giocattolo a tutti i costi. E se ti prendono in tempo riescono a fartela passare, come neanche il più potente degli antibiotici contro i primi sintomi dell'influenza.La mia compagna poi, è spettacolare. Riesce a capire le mie intenzioni da come mi muovo, dal modo in cui respiro. Mi conosce, e ha capito come prendermi.Sa che se vado a farmi un puttantour chitarristico con i miei amici di Sabato, al massimo mi vedrà arrivare con una manciata di plettri.Sa che se navigo su ebay, non deve temere nulla, perchè non compro chitarre via web.Sa che se mi vede sfogliare riviste e cataloghi del settore, è solo perchè se non leggo qualcosa mentre sono in bagno non mi viene...Ma l'altra sera m'ha sgamato. Ha visto che ero in preda al demone. Ha fiutato che stavo facendo pensieri impuri su qualcosa... Da cosa l'ha capito?M'ha beccato con un estrattoconto in tasca... Mi dice: "E questo? Di solito non li fai mai...". Ed è vero, perchè fnchè si tratta di affitto, bollette, spesa, tengo i conti mentalmente. Ma quando ho bisogno di sapere PRECISAMENTE di quanto posso disporre in un determinato momento, allora... Io: "Beh, amore mio, luce dei miei occhi, volevo solo vedere quanto c'era sul conto". Lei, fredda, diretta: "Per comprare cosa?".Capite il genio malvagio? Non m'ha chiesto "Quanto c'era?". Ha capito subito che ero sotto effetto GAS. Che tramavo nell'ombra di farespese futili e fini a sè stesse (punti di vista). Panico, devo uscirne fuori. Rispondo: "No, niente (in realta focalizzo i pensieri sulla Marshall 1936 2x12" usata a 350 euro trattabili consegna a mano ampio parcheggio all'ingrersso...) Tento la glissata di classe: "Non devo comprare niente giuro. Ma come sei bella oggi, hai cambiato colore dei capelli?, No perchè stai proprio bene sai lo dicevo io che col castano scuro non si vede la riscrescita, anche perchè con le scarpe nuove sta meglio..." Lei mi interrompe: "Ti ricordi che dobbiamo cambiare la lavatrice?" Io: "Ma certo, tesoro" Focalizzo una tonnellata di mattoni che cade sulla cassa infrangendo i miei progetti di bimbo quasi trentenne.Compreremo la lavatrice. Ma ti voglio vedere poi a fare il bucato, quando smonterò l'oblò e ci schiaffo un cono da 15"! E suonerò sul cesso, come Hendrix. Cazzo!
Acqua dall'amplificatore
di RobertRoger | 04 gennaio 2008 ore 20:54
No non ho nè bucato nè rovesciato nulla di liquido sul mio piccino anche se coi bagordi di capodanno la mia ragazza ci è andata molto vicino rischiando vomitargli sopra.Cmq no il titolo del diario è per definire un sound che son riuscito a pescare oggi pomeriggio smanettando l'ampli e la pedalanza varia. Parlare di un suono è impresa ardua, è come volere ballare d'architettura (diceva Frank Zappa...) ma ci provo lo stesso.Ingredienti:- Fender stratocazz. Pick up Ponte/centrale o anche Manico/centrale, cmq posizione intermedia. Accordatura La bemolle (non c'entra un caspio ma forse dico forse qualcosina fa...)- Cavo- Boss SD1: Livello massimo. tono metà. Drive 1/4.- Boss CH1: Rate basso Depth alto. Eq a 3/4 Level pure.- Ingresso Low dell'ampli (Laney VC15). Canale pulito. Volume più di metà, che per intenderci vuol dire che in una stanza chiusa di medie dimensioni, facendo un Powerchord (Fa#) mi risuonava la chiave in ottone della porta della camera da letto a 12 metri di distanza. Ci ho messo mezz'ora a capire cos'era quel fruscio.- Plettro metallico. Non ho idea di come sia finito in casa mia ma ce l'ho da 10 e passa anni. Mai visto in giro. Credo sia di alluminio. Cmq il concetto è non usarlo di punta ma dalla parte smussata.- Equalizzazione ampli: Bassi 6 medi 7 Treble 7Ora, accendere il tutto e abbassare il volume della chitarra. Non esce niente. Per forza stiamo a zero. Saliamo piano piano. Fino a volume 5 (del pot della chitarra) abbiamo un pulito veramente fresco, cristallino ma anche un po metallico sulle corde base, a me piace un sacco. Dai volumi 5 in poi si comincia ad andare in Overdrive leggero (l'Sd1 comincia a farsi sentire) per arrivare al 10 avendo un bel crunch non troppo spinto ma scaldato a dovere dalle valvole dell'ampli. Non va bene per lo shred ma è validissimo per altri tipi di solismi.Il tutto chiaramente strizza l'occhietto al signor Brian May. Specialmente per il discorso del plettro (lui ricordiamo usa da sempre una monetina da 6 penny); E infatti oggi pomeriggio stavo proprio cercando di ottenere qualcosa tipo il suo sound con un risultato abbastanza soddisfacente. Prima o poi posterò dei sample, ma se volete farvi un idea del risultato ascoltate la versione LIVE di Hammer to fall dell'ultimo tour quello con Paul Rodgers. Lì vi da un idea perfetta dell'escursione dal Clean al crunch di questo suono liquido...Thanks Mr. May.
La forza sia con voi
di RobertRoger | 24 dicembre 2007 ore 14:45
L'altra sera hanno dato in TV "Episodio 3 - la vendetta dei sith". Chiaramente l'avevo già visto al cinema e rivisto in DVD almeno 18 volte, ma finalmente penso di averlo capito.Anakin Skywalker doveva essere il PRESCELTO, colui che doveva distruggere i Sith (i cattivi) e riportare l'equilibrio nella forza.E invece come tutti sappiamo per varie vicissitudini Anakin diventa Darth Vader (o Lord Fener, come preferite), e nella scena finale si prende un cazziatone da Obi Wan Kenobi perchè lui, che doveva essere il prescelto, il riequilibratore della forza, il distruttore dei Sith, diventa invece uno di loro, il cattivo con la C maiuscola.Teorema: fate un balzo di tre film e ricordatevi la scena finale de "il ritorno dello jedi". Darth Fener uccide l'imperatore che stava torturando Luke, suo figlio. Vader ritrova l'umanità soppressa che era in lui, ritrova l'equilibrio.Per cui, secondo me, Anakin Skywalker / Darth Vader alla fine della fiera E' DAVVERO il prescelto, ritrova l'equilibrio in sè stesso (e attraverso il suo sacrificio per salvare il figlio, trova anche la redenzione dai suoi peccati) e soprattutto, uccidendo sè stesso e l'imperatore, mette effettivamente fine ai Sith.E' un illuminazione che mi è venuta l'altra sera verso le 5 del mattino, complici i fumi dell'alcool della cena aziendale (a proposito, ho indovinato tutte le portate tranne un paio di antipasti...) Magnate, bevete, fatevi i regali....BUON NATALE A TUTTI!
La cena aziendale
di RobertRoger | 21 dicembre 2007 ore 14:32
Stasera appuntamento annuale per la cena aziendale. Presenza categoricamente obbligatoria pena crocifissione in sala mensa. Per alcuni è la prima volta, e sono emozionatissimi. Per me è la settima, quindi vado già abbastanza scoglionato. Quando vai a cena coi capi e i colleghi, i discorsi son sempre quelli, gli stessi che ti fai alla macchinetta del caffè tutti i giorni, gli stessi che ti fai ogni anno... Per i veterani è la 20esima e non so veramente che voglia abbiano.Il ristorante è come sempre nel punto più inculato della provincia, talmente infrattato che la cartina di viamichelin non riesce ad indicartelo. Ti dice "fino qui la strada la so, poi arrangiati". Solitamente è anche in zona d'ombra per i satelliti GPS. Nella cena del 2002 un collega si è perso per strada e nessuno l'ha più visto. Lo stanno ancora aspettando, anche se ufficialmente è dato per disperso, ma ciò non è una giustificazione valida agli occhi dei capi per aver mancato una cena.Il menù ve lo posso già ipotizzare. Domani vediamo quante portate ho indovinato:- Quiche lorraine di verdura (pronunciato "chisc lorren", praticamente è una torta pasqualina ma dirlo in francese è più figo) - carpaccio di manzo con scaglie di parmigiano (odio il formaggio). - vulvan (non miricordo come si scrive l'originale, cmq sono dei canestrelli di pasta sfoglia con la fonduta - odio il formaggio) - Agnolotti del plin (cioè col sugo d'arrosto - sarebbero ottimi se non te li portassero con 1 KG di parmigiano sopra- odio il formaggio) - Risotto al barolo (ottimo, ma vale lo stesso discorso degli agnolotti) - Carne (qui rimango sul generico, sarà sicuramente un arrosto - ok) - Vino a fiumi (mi gioco le palle che saranno Freisa e Dolcetto i rossi e Arneis il bianco) - Dolce - caffè - ammazzacaffè (amaro) - ammazzaammazzacaffè (grappa) - sigaro - ricaffè - riammazzacaffè (un alcolico qualsiasi, dopo che fumo un sigaro perdo il senso del gusto per diverse ore, ma il sigaro è obbligatorio, è l'essenza stessa della cena aziendale...) - Bottiglia di Berlucchi a ciascuno come regalo di buon anno.Ora, io son fatto a modo mio e ho una testa un po del cazzo lo ammetto, ma devo dirlo:Cari boss, indicativamente mi spendete 50-60 euro a persona per la cena + 10 di berlucchi + 20 di sigari + 10 per calendario aziendale, agendina inutile, penne ecc. ecc. Facciamo cifra tonda, siamo 40 dipendenti e questa cena vi costa 100 euro a persona ogni anno.Volete veramente farci un regalo di Natale? Metteteceli in busta.
Qualità costante... nel tempo
di RobertRoger | 20 dicembre 2007 ore 13:05
Che storia... Ieri sera ero a casa dei miei e m'è capitata tra le mani una foto di mio zio direttamente dagli anni 60 (precisamente, ma non sono sicuro, 1968). Mio zio, per la cronaca, è il musicista semiprofessionista di famiglia, colui che mi ha indirizzato alla sei corde, e tutt'ora componente attivo di 3-4 progetti contemporaneamente.Comunque, tornando alla foto. Rigorosamente in bianco e nero. Gruppo di 5 ragazzi con cantante donna (come il mio!). Di differenze rispetto a un gruppo "di oggi" ce ne sono tantissime però, tra cui:- Sono tutti in GIACCA E CRAVATTA! (io lo farei subito. ha un suo che di affascinante come look sul palco).- Sono tutti pettinati uguale, con la riga ultraadestra a mò di megariporto. (niente creste, capelli lunghi e sciolti... insomma tutti conciati da bravi ragazzi)- La batteria ha un tom solo. - Il microfono della cantante è più grosso della sua testa.- Sulla destra si vede un Hammond che mio nonno mi diceva sempre "mi era costato più della macchina". - Imbracciano chitarre totalmente mai viste. Una sembra una simil stratocaster di provenienza ignota, l'altra sembra una EKO di quelle con forme stranissime, plasticose, alla brillantina...Ci sono però 2 elementi in comune coi giorni nostri. Alle spalle dei guitarman si vodeno troneggiare un VOX AC30 e un Fender credo sottolineo credo Twin Reverb.E' stato bello vedere questa foto di 40 anni fa, a parte il piacere di vedere mio zio da giovane che fa quello che faccio io oggigiorno, ma mi ha proprio colpito il fatto notare questo spacco netto nel look, nelle chitarre, sicuramente anche nel repertorio, e poi quei due bei amplificatori che invece oggi vanno ancora alla grande (anche se non sono proprio gli stessi... ma almeno l'aspetto esteriore).Chissà se i miei pronipoti vedranno le mie foto un giorno e diranno "Ma dai?!? anche il mio trisavolo usava un Laney?!?"
La mia giungla
di RobertRoger | 19 dicembre 2007 ore 11:16
Torino piccola metropoli. Per chi non è pratico, immaginatevi un grosso rettangolo dalla base stretta. Spostarsi in macchina è impegnativo in termini di tempi e distanze. La metropolitana l'hanno fatta in occasione delle Olimpiadi invernali, ma tutt'ora copre un tragitto Est-Ovest che a me viene utile quanto un ghiacciolo al Polo Nord (tant'è che a 2 anni dall'inaugurazione non ci ho ancora messo piede sopra).Per recarmi a lavoro quotidianamente, faccio un tragitto Nord-Sud, da un vertice all'altro del nostro ipotetico rettangolo metropolitano. La tangenziale è da escludersi a priori, pena code apocalittiche tipo esodo di ferragosto. Per chi come me si deve muovere da Nord a Sud, rimangono da scegliere 3-4 arterie principali urbane.Parliamone.Sono concepite a 3 corsie (4 contanto il controviale), tipo autostrada:Corsia A: di sinistra, per sorpassare e per svoltare a sinistra ove consentito. Corsia B: centrale, per lo scorrimento. Corsia C: di destra, per veicoli lenti, pullman e immettersi nel controviale.Il problema:Io solitamente percorro la corsia centrale, la B.Nella corsia C i pullman fanno le fermate. Oppure ci sono i camion. Fattosta che è lenta. Gli automobilisti che si trovano per un motivo o per l'atro in questa corsia, scansano i veicoli lenti con sorpassi degni del migliore Gran Premio di Formula 1.Sulla sinistra invece, nella corsia A, si assiste al transito di veicoli che se andassero un pelo più veloci tornerebbero indietro nel tempo. Succede però che essendo la corsia adibita alla svolta a sinistra, ogni tanto si trovano la strada tappata da qualche poveraccio che vuole girare; di conseguenza anche questi amanti dell'alta velocità devono defilarsi onde evitare l'impatto.Ne consegue che la corsia centrale B diventa inevitabilmente una "terra di nessuno" che vede gli assalti provenienti da entrambi i fronti. Occcorre massima attenzione, occhi vigili e riflessi da paura per uscirne vivi. Queste scene si ripetono quotidianamente, ogni giorno.Le cose si complicano quando, per alcuni tratti, le corsie da 3 diventano 2. La B scompare. La situazione del traffico è però la medesima. C'è sempre il pullman che fa la fermata da una parte e chi deve girare a sinistra nell'altra. Continuano gli assalti da entrambe le parti. La terra di nessuno consiste nella linea di mezzeria che separa le due corsie. Mi tocca percorrerla su due ruote, per evitare gli impatti.E' una guerra. Tutti i giorni, andata e ritorno. Welcome to the jungle.
L'Italia fatta a gruppo
di RobertRoger | 18 dicembre 2007 ore 10:43
L'amministrazione gestionale del mio gruppo si sta spostando sempre più verso lidi che poco mi piacciono. Il tastierista ci ha mollato perchè non più concorde al genere che stiamo proponendo. In realtà non abbiamo un vero e proprio genere, spaziamo abbastanza qua e là. Ma se gli piace suonare Rock anni 70, posso perfettamente capire che fare cover di Elisa, Patty Smith e No Doubt possa non essere la sua massima aspirazione. Peccato, perchè è il miglior scapezzolatasti che mi sia mai capitato di incontrare.C'è poi lo zoccolo duro degli altri componenti (3) che a loro "vabbene tutto purchè si suoni". E' una filosofia, niente da dire, ma non sono d'accordo perchè io quando suono possibilmente vorrei anche divertirmi.La cantante ormai abbiamo capito che siamo noi che dobbiamo adeguarci a lei e non viceversa, quindi dall'ultima riunione di condominio è stato deliberato che aggiungiamo al parco pezzi un'altra cover di ELisa (sigh...) e una di Mina. Mina. Io Mina so chi è, ma onestamente dirvi "un pezzo" di Mina... mi trovo abbastanza disorientato.Come quindi a questo punto mi trovo disorientato anch'io riguardo alla politica gestionale del gruppo. Francamente non so proprio che cazzo dire.Il nostro gruppo alla fine della fiera è diventato un piccolo Parlamento. Ci sono quelli che stanno da una parte e quelli che stanno dall'altra. Ci sono gli estremisti e chi si lascia trasportare dagli eventi. C'è chi si coalizza e chi si vuole separare. Ci si ritrova in seduta, si parla si fanno proposte, si discute, si litiga e alla fine non si conclude un cazzo. Accidenti, proprio come in Parlamento, quello vero...
La mia frizione
di RobertRoger | 15 dicembre 2007 ore 15:42
Cosa rispondere al meccanico che per cambiarti la frizione ti fa un preventivo di 400 Euro, forse qualcosa meno?Gli si risponde: Grande!!! Giusti giusti quelli che mi ero messo da parte per comprare la 2x12! Ti sei messo d'accordo con la mia ragazza vero?
Il mio primo concerto
di RobertRoger | 14 dicembre 2007 ore 17:52
Mi è capitato in questi anni di assistere a parecchi concerti. Alcuni indimenticabili, altri a malapena mi ricordo di esserci stato. Stà cosa della reunion dei Led Zep mi ha fatto ricordare il mio primo primissimo concerto. Questa comunque non è una recensione vera e peropria, ma un'esperienza di vita.Prologo.18 anni. Cresciuto a pane e Queen e poco altro. Una sera finita cena, giro per sbaglio su MTV e mi vedo 4 tizi su un palco che stavano facendo un bordello improponibile di fronte a una folla di 100mila persone in delirio. 4 tizi dai modi ambigui, costumi al limite dell'assurdo e le facce pittate di bianco e nero. Ma sti tizi li ho già visti da qualche parte, pensai. Acchiappo un numero di Dylan dog dove si parlava di loro. Leggo: Gene Simmons, Ace Frehley, Peter Criss e Paul Stanley. I Kiss. Il concerto era quello della Reunion. Rimasi veramente allibito. Oggi neanche più riesco a sentirli talmente i miei gusti son cambiati, ma all'epoca rimasi folgorato. Ace Frehley in particolare, il chitarrista solista, teneva in mano questa Les Paul con quel suo modo di fare scazzato ma autoritario, e come la faceva urlare... L'impatto di quei 4 tizi pittati su di me 18enne fu devastante. Divenni Kissmaniaco nell'arco di 2 ore. Tutti gli album scaricat... ehm, volevo dire comprati, tutti i pezzi a memoria. Chitarra? Epiphone Les Paul Standard, come il mio Ace (il quale ovviamente aveva una Gibson, ma chi la capiva la differenza? L'importante era fare il picio davanti allo specchio in camera...) Il fattoSenonchè tempo qualche mese, quando già avevo imparato tutti i pezzi e la storia del gruppo, vengo a scoprire che i miei 4 dei del Rock scendono in Italia, a Milano, per il tuor del loro nuovo album (Psycho circus). Mezz'ora dopo avevo i biglietti in mano. Uno per me e 2 per i miei amici. Arriva il giorno, tensione alle stelle.Il viaggioViaggio in macchina ascoltando... indovinate cosa? Guida il mio amico. Al casello dormiamo tutti, paga lui che poi ci aggiustiamo al ritorno (la vita mi punirà per questo anni più tardi... vedi diari precedenti).Arrivo al Milano al Filaforum di Assago. 10mila spettatori paganti, Tempo stupendo. Panino salsiccia peperoni crauti maionese e ketchup e birrozzo gelato. (a casa, qualche ora più tardi, mezzo etto di effervescente brioschi, per endovena).Ingresso. Ci danno un paio di occhialini 3D tipo Drive in americani anni '50. Forte!, pensai, chissà cchecccosssa ci aspetta la dentro!!!!!! Gruppo di spalla assolutamente finito nel dimenticatoio, non riuscivo a pensare a niente, figuriamoci ascoltare un gruppo. Ci posizioniamo furtivamente a una decina di metri dal palco. Avevo già perso di vista tutti. Ero attratto magneticamente verso il palco. Ero bianco, sudato, teso, crampi allo stomaco, non parlavo, non bevevo, fumavo tanto, ma così tanto che oggi in Turchia dicono "Fumi come un Roberto al concerto dei Kiss". Finisce il gruppo di spalla, lanci di rotoli di carta da culo sul palco. Passa qualche minuto. Troppi. Poi si spengono le luci. Una voce al microfono dice che lo spettacolo non è adatto ai deboli di cuore. UMMMADONNNAAAAAA!!!!!!Il concertoSi parte. All right Milano yuo wanted the best you got the best. the hottest band in the world.... KISS. Giù il telo. Attaccano con Psycho circus. Nei primi secondi non capisco un cazzo, tra folla che urla, luci, petardi, fumo (non il mio, quello dell'impianto).. Poi connetto e focalizzo, gli occhi cadono subito sul demone, al basso, Gene Simmons. E subito vedo che qualcosa non va. Ha un'aria strana. Difficile notare un espressione sotto 3 chili di cerone puro, ma era lì, la vedevo. Sembrava incazzato, iroso. Boh. Chissene... Inquadro Ace, grande Ace. In bilico su quelle zeppe che neanche i cugini di campagna, scazzato, potente, in braccio ha la Les Paul che la Gibson gli ha dedicato. Ah... Peter Criss era dietro i tamburi, non lo vedevo per nulla (già lui è basso...). Poteva anche esserci mio cugino alla batteria non me ne sarei accorto comunque. Paul Stanley, l'uomo stella, sbrilluccicoso nella sua giacchetta di pailettes. Androgino, sexy, voce da strillatore, imbraccia una Washburn anche qui modello apposta per lui. Zeppa anche qui da 30 cm, fusò attillati e aspetta aspetta... ma che caspita ha al ginocchio? UN TUTORE? Ma perchè ha un tutore? Ha male al ginocchio forse? Ma come cribbio?!? Pensavo fossero immortali!!!!! Avevano detto di essere dei supereroi... boh... Il concerto va avanti, al secondo pezzo già avevo perso la voce perchè cantavo più forte di loro. Simmons continua a sembrare che stia lì per sbaglio. Col senno di poi, forse 10mila spettatore non erano abbastanza per le sue tasche... Ma comunque non manca di sfoggiare la sua chilometrica lingua con cui dal palco riesce a slinguare le tipe in prima fila. Paul Stanley fa monologhi tra un pezzo e l'altro, in inglese chiaramente, dopo un po' si accorge che un buon 99% del pubblico non lo capisce (infatti gli rispondevamo solo io e un altro paio di persone).Scena madreArriva "Shock me", il pezzo in cui Ace canta, suona, fa l'assolo, balla, racconta le barzellette e alla fine lancia il razzetto che nasconde dietro la paletta della chitarra. Ora o mai più. C'è un momento in cui il testo fa "I'm feeling low, so get me high" (mi sento giù, allora tirami su). Mi arrampico sul tipo davanti a me. Sull' "I'm feeling low", mi sbraccio e col pollice all'ingiù gli faccio il gesto. Ace mi vede, si, mi vede, proprio me, e sul "so get me high" mi risponde, mi fa il pollice alzato! Quello è stato il momento clou del concerto e della mia adolescenza in generale. Il resto è stato tutto in discesa, tanto niente poteva eguagliare quel momento... Ah no aspetta, è il momento degli occhiali 3D!!!! Li metto. Praticamente dallo schermo dietro al palco trasmettevano immagini, appunto, in effetto 3D, per farti sentire più vicino ai tuoi idoli!!! Li metto, li tengo 2 secondi, poi li rimetto in tasca. Bella cazzata.EpilogoFuochi d'artificio, cascata di coriandoli, il concerto si chiude con l'immancabile Rock&Roll all night. Finito il concerto che avevo atteso per mesi. Durante il tragitto di ritorno traggo le mie conclusioni.- I miei idoli non sono gli esseri perfetti e immortali che credevo. Uno era incazzato, l'altro era nano, uno era zoppo, uno era simpatico. Hanno tutti i sintomi dell'essere umani.- Ace mi ha fatto segno. Mi ha visto. Ma sono comunque un po deluso. Forse, nella mia mente di bambino quasi cresciuto, vedendo per la prima volta i miei idoli, mi aspettavo, che ne so, che puntassero il riflettore su di me e mi chiamassero sul palco a suonare con loro. Poi avremmo lasciato il forum di Assago librandoci come angeli del Rock sopra il pubblico. E invece no. Loro erano i miei dei. Io per loro ero un puntino urlante in mezzo ad altri 10 mila puntini urlanti. Niente di più.- Ho fatto tanto caso a loro, al loro muoversi, alle loro espressioni, al cercare di farmi vedere... che non ho minimamente fatto caso a come hanno suonato. Non ricordo nemmeno che pezzi hanno fatto, tant'è che infatti mi ricordo solo con cosa hanno aperto e con cosa hanno chiuso. E la scena del pollice. Il resto è nebbia.- GLi occhiali 3D erano una vera minchiata.Cosa mi rimane di questo concerto? Che è stato il primo. Gli altri venuti col tempo non sono più stati la stessa cosa, perchè ormai già ero sverginato dalle conclusioni precedentemente enunciate.M'è rimasto qualche coriandolo finito in tasca, e comunque il piacere di una serata unica in cui ho fatto una grande esperienza. Quella di aver capito che i supereroi non esistono tranne che nei fumetti e che siamo tutti, dal primo all'ultimo, fatti di carne e ossa, in quantità variabili.Adesso scusate, devo spostare la Batmobile che sono in terza fila...
La SG doppiomanico di Jimmy
di RobertRoger | 13 dicembre 2007 ore 13:06
Jimmy, Jimmy, oh Jimmy......quanto ti ho amato, t'amo e t'amerò. E come in ogni storia d'amore che si rispetti, ci sono momenti teneri e indimenticabili e momenti in cui non ti sopporto, mi deludi, mi mandi in bestia.Quanto sto per dire è un approfondimento al commento che ho postato ieri sull'articolo della reunion dei Led Zeppelin.In sostanza: Jimmy Page è innegabilmente un chitarrista storico, di quelli che han lasciato un impronta pesante nella storia della sei corde. Gli dobbiamo molto. Chitarrista/musicista sanguigno, selvatico, umorale. Uno di quelli che quando è in serata buona lo senti e lo ami; se non è in serata buona, lo senti, lo perdoni e lo ami lo stesso.Jimmy Page chitarrista è quello che ho appena detto. Jimmy Page persona, non la conosco (non ho letto le biografie ufficiali e me ne pento). Mi affido alla mia sensazione a pelle; in tutti i Live che mi son capitati per le mani, partendo da the songs remains the same, l'ho sempre visto e sentito come un "faccio come cacchio mi pare". Le canzoni son vostre, la musica l'hai scritta tu, sei libero di farlo.Non è detto però che poi il risultato mi piaccia. Parliamo di Stairway to heaven; sarò banale ma è il pezzo dei Led a cui sono più affezionato. Un sacco di ricordi, migliaia le volte che l'ho suonata, milioni le volte che mi son fermato ad ascoltare l'ingresso del flauto ad accompagnare la chitarra... Insomma, per me, un pezzo magico. Mozart direbbe "è perfetto, così com'è".Ma a Jimmy, dal vivo, gli piace riproporla in maniera un pelo diversa. Aggiunge qualche fraseggio quà e là, allunga gli accordi, esplora nuovi territori... insomma, si lascia un po andare a qualche variazione sul tema; possono piacere o no, ma innegabilmente sono frutto del suo stato d'animo, del suo modo di essere e di suonare... Ci stanno. Certo, suonare in studio è una cosa, dal vivo un'altra. In ogni live che mi è capitato di vedere, il buon John Paul Jones si siede alle tastiere perl'accompagnamento, mentre Jimmy imbraccia la SG doppio manico...Quando vedo quella chitarra, solitamente sbianco. Già so che qualcosa non andrà.E infatti... Stairway to heaven inizierebbe con quell'arpeggio in acustica che noi tutti conosciamo. Perchè dal vivo non me lo fa in acustica? Eppure potrebbe.. Jimmy è stato uno dei pionieri della sperimentazione dei suoni, di accordature improbabili... Perchè non vuoi montarti un piezo su una delle tue chitarre? O meglio ancora, perchè non ti tieni un elettrica a tracolla, e un'acustica in sospeso.. avete presente quei reggichitarra che te la tengono su, basta che ti metti dietro... insomma credo ci siamo capiti. Cacchio ho visto Page suonare di tutto, il mandolino, un sitar, la chitarra usando un archetto da violino, ha "suonato" pure una specie di oscilloscopio. Perchè non mi usa un'acustica?No, Jimmi utilizza questa SG doppiomanico da 30 anni (ce l'aveva già in the song remains the same, quindi almeno dal 1976). Questa chitarra, a mio avviso, è sfigata. Può succedere, con le automobili capita spesso. Non avete anche voi un amico che ha cambiato macchina è ha avuto problemi col cambio, con la centralina, col motore, l'hanno tamponato 4 volte, la mattina trova la fiancata rigata?Perchè secondo me questa chitarra è sfigata? Innanzitutto, confidando che Jimmy Page o chi per lui sia capace di stirare le corde dopo che cambia muta, sono costretto a pensare che questa chitarra non tenga l'accordatura. Poi non gli vengono i bending, escono stonati.. Jimmy Page negli anni '70 era il re dei licks veloci, istintivi e sanguigni certo, ma anche belli da sentire. Le mani son quelle, anche qui, punto il dito sulla chitarra... Perchè, Jimmy, ti complichi la vita?Insomma, sto facendo delle clamorose affermazioni su un chitarrista sacro. Eppure non mi invento nulla, ascoltate (se ancora disponibile) il video linkato che trovate in homepage. Se non quello, un live qualsiasi di stairway to heaven in cui usi la SG incriminata. Se ne trovate uno in cui non la usa, comunicatemelo per cortesia. Pigiate "play" e ascoltate ad occhi chiusi. Se non sapeste che è Jimmy Page, cosa direste?Se invece volete ascoltare cosa può realmente fare una sG doppiomanico "fortunata" in mani altrettanto sapienti, vi consiglio caldamente di ascoltare e vedere questo brano:http://www.youtube.com/watch?v=16TklTk4mcIse il link non funge, andate su youtube e cercate Zakk Wylde - Mama, I'm Coming Home (Live Rock Around The Bay) di questo magnifico chitarrista a cui dedicherò prossimamente una pagina di diario.Nel frattempo, sarei curioso di sapere cosa ne pensate. Colpa della chitarra? o di Jimmy Page?
La mia 13ma (quasi)
di RobertRoger | 11 dicembre 2007 ore 11:07
Ok della 13ma non si è ancora vista l'ombra; già so che per averla in mano occorrerà aspettare Venerdì 21, giornata della cena (obbligatoria) aziendale. Ci daranno, come tutti gli anni, agendina, penna, sigaro, bottiglia di Berlucchi e 13ma.Questo è il settimo Natale che passo così, assieme ai miei colleghi veterani. Le nuove matricole invece questo non lo sanno, entrano in ufficio ogni giorno con gli occhietti illuminati e curiosi come i bambini che tornano a casa e si aspettano di trovare i regali sotto l'albero. No ragazzi, mi dispiace, la 13ma arriverà il 21 Dicembre, il giorno della cena, è sempre stato così e sempre così sarà. Mettetevi l'anima in pace.Effettivamente però penso che il mio sia l'unico ufficio in Italia che da lo stipendio il 10 e la 13ma il 20. Ma datele insieme no eccheccaspita? No, ti devono per forza far fare gli acquisti all'ultimo momento.Comunque, i calcoli più o meno me li son fatti. Aggiudicato per Natale (sulla carta) il discorso cabinet 2x12. Essendo un po di mesi che navigo il web succhiando informazioni, ho scoperto che come 2x12 non c'è poi tutta sta gran scelta. Lasciando perdere le homemade (ci avevo pensato), la Laney, di cui io sono endorser senza che la Laney lo sappia, non me le fa, zompa direttamente dalle 2x10 alle 4x12. La prima più o meno già ce l'ho, la seconda no a priori perchè mi serve qualcosa di comodamente trasportabile per i live. La Behringer idem, solo 4x12 Jensen (alla modica cifra di 250 Euri, appetibilissimi, ma pesano qualcosa tipo 45 chili di compensato puro). Peavey non corrisponde ai miei gusti. Mesa inavvicinabili. Alla fine solo la vecchia cara mamma Marshall è quella che mi propone qualcosa di interessante. 2x12 1922 o 1936. Tra le due, un centinaio di Euri di differenza a parità di coni (Celestion credo V30). La prima è un piu piccola e leggera della seconda. Ma è anche vero che la 36 sembra un cabinet vero e proprio, la 22 sembra una gazzellina che non riesce a stare in piedi da sola... Se avete opinioni in merito, ben vengano.Spoiler: tenendo conto che il prossimo anno ci metterò poi una testa sopra. La 1936 è larga abbastanza per farsi poggiare sopra la maggior parte delle teste in commercio sopra i 50W, La 1922 è più piccola. Anche qui, dubbi a non finire. Sto abbandonando il pensiero sconcio sulla JCM800 in favore della Laney GH50L. Concettualmente molto simili, sono entrambe monocanali con crunch stupendo ma la Laney offre un "mezzo canale" in più per spingere col gain (comando tra l'altro richiamabile da footswitch), cosa che la JCM800 non fa a meno di non beccare una serie particolare di cui adesso non ricordo la sigla. Parlando di usato, la Laney la trovo mediamente a metà prezzo della JCM800.Aiutatemi... Se vi state chiedendo "dimmi che genere fai così ti consigliamo di conseguenza" vi rispondo "non ne ho uno in particolare, mi capita di fare un po di tutto".
Il mio parco dei divertimenti
di RobertRoger | 09 dicembre 2007 ore 11:25
Verso i 16 anni formai la mia prima band. Bei tempi. Era un modo di approcciarsi alla musica più scanzonato, il cui scopo era quello di divertirsi per qualche oretta, e basta. E ci si divertiva.Il problema maggiore però per un gruppetto di adolescenti imberbi, era la motorizzazione. La patente non ce l'aveva nessuno, quando ci andava di lusso in sala prova ci accompagnava la sorella carina del bassista (in 5 sul Pandino con gli strumenti, grazie ancora Serena...) ma per lo più ci si affidava ai trasporti urbani o ai piedi.A causa di ciò, non solo il recarsi in sala prova, ma anche operazioni ora semplici come acquistare strumentazione, corde, cavi, plettri e quant'altro, diventavano per noi adolescenti non motorizzati delle imprese semi-titaniche che richiedevano pomeriggi interi, per cui andavano coordinate con la massima cura tattica.Immaginatevi quindi la nostra grande soddisfazione e sopresa quando un giorno, per caso, scoprimmo che avevano aperto un negozietto di strumenti a due isolati da casa mia.L'ho chiamato negozietto, ma non rende l'idea. Prima mi pare ci fosse un barbiere, per cui immaginatevi le dimensioni. Ma era lì, e c'era tutto quallo che poteva servirci, finalmente a portata di scarpe.Entrammo tutti e quattro, io e i miei amici, per esplorarlo la prima volta. Il proprietario era il Signor R., un uomo di mezza età, tranquillo, sorridente, aveva quall'aria di chi non ti ha mai visto prima ma ti stava aspettando per mettere su il caffè.Noi, 4 ragazzini dalle mani unte, abituati come eravamo a farci trattare a calci nel culo un po' da tutti ma dai negozianti in particolare, timidamente gli chiedemmo se potevamo dare un' occhiata veloce alla mercanzia. Ci rispose in una maniera che mai avevamo sentito dirci, e che mai ci saremmo aspettati. Ci disse "Fate, toccate, provate tutto quello che volete. Rimanete pure quanto vi pare". Dopo quell'attimo di smarrimento in cui cercavamo di capire se avevamo sentito bene, cominciammo a fare, toccare e provare tutto quello che aveva in negozio. Ma proprio tutto tutto, no limits. Esempio "Mi piacerebbe tanto provare la SG in vetrina (Gibson, non di qualche sottomarca ignota)" Rispondeva "e che aspetti a prenderla?" E via così tutto il giorno, e andammo avanti così praticamente per tutta un estate. Un giorno ero rimasto in negozio con lui, approfittando di un attimo che non c'era gente glielo chiesi. "Signor R. , ma perchè ci lascia fare tutto ciò, tutti i giorni? Non le rompiamo i coglioni?" Rispose: "No, preferisco che stiate qua dentro a divertirvi piuttosto che im mezzo alla strada a fare gli imbecilli".Sul momento presi atto di quello che disse senza farci troppo caso, ma solo ora capisco bene cosa il Signor R. ha fatto.Il Signor R. ci aveva inquadrato subito, quando entrammo per la prima volta nel suo negozio. Avere 16 anni, d'estate, significa cominciare a giracchiare per il quartiere, a stare un po fuori di casa, magari ti metti per la prima volta una sigaretta in bocca... Il quartiere dove vivevamo non era il Bronx, ma neanche il più esclusivo e tranquillo della mia città. Il Signor R. senza che noi lo sapessimo, ci aveva regalato un posto solo per noi, un parco divertimenti a circolo chiuso. Un posto dove, a parte un graffietto quà e una corda che salta là, non potevamo combinare cazzate.Quell'estate finì. a Novembre finì anche il gruppo, col freddo passa la voglia, poi c'era la scuola... Crescendo, con la patente in mano, cominciai a frequentare sempre meno il negozio del Signor R., ma ogni tanto gli facevo visita per salutarlo e fare due chiacchiere. Poi un giorno, passavo di lì in macchina, vidi che aveva chiuso. Ora c'è un ennesimo centro di telefonini...Un giorno avrò dei figli. Ho già programmato che a prescindere dal sesso, appena saranno in grado di reggersi sulle gambe gli metterò una chitarra a tracolla. Solo che loro putroppo quando avrenno 16 anni, non avranno la fortuna che ho avuto io di conoscere il Signor R. Li porterò in sala prova con me, ho deciso. E se mi chiederanno il perchè lo faccio, gli rispondero con le stesse parole che il Signor R. mi ha insegnato quel pomeriggio 10 anni fa.
La mia cantante
di RobertRoger | 06 dicembre 2007 ore 22:15
Se la donna fosse un componente elettrico, probabilmente sarebbe un "Generatore in continua di problematiche".Nel mio gruppo siamo in 6. IL chitarrista solista, IL chitarrista ritmico, IL bassista, IL batterista, IL tastierista e LA cantante.La nostra cantante, in una situazione di sala prova od esibizione live, è un componente attivo del sistema che genera, in maniera continua e costante, problematiche di ogni sorta.Eccovi le caratteristiche tecniche principali:- Oggi ho mal di gola (no, ce l'hai da 2 anni e mezzo, provare col Tantum verde?) - Questa sala fa schifo (prima di te ho suonato per 10 anni nella stessa sala prova. Da quando ti conosco ce ne hai fatte cambiare 6. Questa cos'ha che non va?) - Questa sala fa schifo perchè puzza e il microfono fischia (ti capisco perfettamente, ora però togli le zampine dal microfono, che fischia, e possibilmente non direzionarlo verso amplificatori o spie, che fischia). Una volta è riuscita a dire che era la sala che fischiava, mentre il microfono puzzava. Storia vera, tant'è che poi ha avuto la brillante idea di comprarselo un microfono. - Non mi ricordo i testi (forse ti posso capire sulle cover, ma sui pezzi che hai scritto tu...) - Non mi ricordo quando devo entrare (forse ti posso capire sulle cover, ma sui pezzi che hai scritto tu...) - Com'è la scaletta? (dovevi farla tu. Noi ometti montiamo la batteria, ci trasciniamo dietro combo valvolari da 40 chili, mettiamo tutto insieme facendo sì che la macchina funzioni correttamente e a fine concerto smontiamo tutto. Tu devi solo portare, oltre a te stessa e al tuo microfono personale e profumato, una penna e un foglio di carta, è chiederti troppo?) - Ok allora faccio la scaletta. Avete carta e penna? (no comment. La vedo tirare fuori dalla borsa la matita per gli occhi mentre chiede al barista del locale se ha uno scottex. Qui c'è del genio niente da dire) - Quali sono i pezzi? (esattamente gli stessi che abbiamo riprovato ieri in sala) - Questo locale fa schifo (cos'ha puzza? o fischia? Fischia puzzando? Puzza fischiando!) - Scatta il sound check. Non mi sento (gioia, vedi quel cosino nero sul microfono? mettilo su ON) - Non mi sento, abbassate le chitarre (ottima idea, scendo la cinghia di due tacche, suoniamo con la chitarra ad altezza ginocchia, che fa fico) - Non mi sento ancora, abbassatevi ulteriormente (ok prima scherzavo) - Non mi sento ancora (infastidita), abbassatevi ulteriormente (ok, bestemmio a denti stretti) - Avete abbassato le chitarre? si? Allora abbassate il volume della batteria! (cerchiamo di farle capire che la batteria non ha un potenziomentro, che in genere si tiene il volume del batterista di riferimento e gli altri si regolano di conseguenza... ma qua siamo già nell'utopia fantascientifica. Mettiamo uno straccio sul rullante, il batterista bestemmia a denti stretti) - Inizio concerto. L'hai spento il cellulare gioia? Si. L'hai spento il cellulare gioia? Si. Me lo giuri? Si. - "Buonasera!!!! noi siamo i TATATA' TATATA' TATATA' TAAAAAAA'..."Cacchio, ti rendi conto che ci fai spendere più in maalox che in mute di corde!?!Carissima, sperando che prima o poi la vita ti porti per caso a leggere queste pagine e un barlume di intuito femminile ti faccia capire che sto proprio parlando di te, adesso ti spiego una cosa: Se la serata andrà bene o male non dipende se ti metti gli stivali neri o quelli marroni.Prepararsi per un esibzione significa studiare i pezzi, non andare dal parrucchiere a rinnovare le meches. Se ti martello per farti imparare i testi a memoria, non è per sfidare la tua intelligenza, ma semplicemente perchè se ti porti i testi sul palco e pretendi di leggerli, primo per il pubblico non è bello da vedere, secondo se quello che sta in fondo al locale tira una scoreggia (che ora grazie a te produce un impatto sonoro più alto del mio) e fa si che il foglio che hai appoggiato sul leggio voli via, poi sono cazzi tuoi. Se il gestore del locale dedice di farci suonare con le luci intermittenti e non riesci a leggere al buio, poi sono cazzi tuoi. Ma soprattutto, vuoi fare la cantante? Dopo due anni che suoniamo insieme, te la vuoi comprare una stracavolo di spia?!?!? Così finalmente ti senti tu e ci fai sentire anche a noialtri. Giuro che te la trasporto in giro io, non devi fare niente! Ma facci sto favore investi sti 100 Euro in qualcosa di utile alla causa invece che darli alla parrucchiera! Vi chiederete perchè tutto ciò che ho appena scritto non lo si dica direttamente all'interessata.Ebbene, il "Generatore in continua di problematiche" ha un'ultima caratteristica tecnica fondamentale. Se sottoposto a stress da richiamo, tende a offendersi, si impunta, amplifica le proprie capacità scassapallistiche ed infine estraendo un tremante labbro inferiore comincia a secernere liquido acqueo dai condotti lacrimali, facendoti sentire il peggior stronzo sulla faccia della terra.A quel punto, di fronte a un cuoricino ferito, non c'è cristo che tenga. Giù i volumi, e maalox sia.
My setup
di RobertRoger | 06 dicembre 2007 ore 11:32
Le 9:30 del mattino. E' un'ora magica in ufficio; chi tra i miei colleghi ha presò il caffè e si è fumato la sigaretta in questo momento è in bagno a smaltirne l'effetto. Io che invece certe cose preferisco farle a casetta mia, a quest'ora mi ritrovo solo soletto ad attendere fiducioso il loro ritorno trionfante.Ne approfitto per descrivervi il mio setàp.Capitolo 6 corde:- Gibson Les Paul Standard del '92. Nera. Corde 09-42. Action abbastanza bassa, preferisco. Le ho applicato, l'anno scorso, in vena di customizzazioni, due EMG attivi 81-85. Sento già qualche naso storcersi, ma il perchè li ho messi e che resa hanno come argomentazione merita un diario a parte... Per adesso mi limito a dire che quei due patacconi neri su chitarra nera lucida hanno un effetto quantomeno sexy a vedersi, tant'è che a causa di quest'effetto nero su nero associate alle curve generose del body, mi hanno fatto battezzare la bimba "Letizia", in onore e somiglianza a una nota e bellissima pornostar italiana...- Fender Stratocaster Standard (Mexico). Brown Sunburst. Tastiera in palissandro. Ponte assettato flat. Battipenna classico bianco sostituito coll'altrettanto classico bianco perlato rigorosamente non originale. Elettricamente parlando è ancora com'è uscita dalla fabbrica, non l'ho ancora toccata (ma sinceramente mi va più che bene così). Ho solo provveduto a schermare il vano elettrico con un giro di alluminio adesivo per ridurre un pò le interferenze di radio maria. Tra parentesi, funziona. Grazie guitarmigi. Perchè una Strato Mexico? 2 motivi: in primis perchè ero partito alla volta di acquistare un americana con manico e tastiera in acero; poi però mosso da spirito tester ho voluto provare le messicane in esposizione e beh... ho preferito la cuginetta low cost, ho trovato subito un feeling che con l'americana non usciva... In secundis, mi serviva sostanzialmente una 6 corde da utilizzo quasi esclusivamente clean e muletto per esibizioni live, per cui non avevo grossissime pretese. Per fare il buffone e tirare giù tonnellate di puro Grezz sound, ho già Letizia. Di contro, Letizia è un pò troppo porca sui Clean. Quindi...- Yamaha APX6A. Blue Sunburst. La mia acustica, fedele compagna adolescenziale di canti parrocchiali e notti di san Lorenzo al mare, quelli dove io suonavo e gli altri intanto limonavano attorno al falò. Per fortuna le cose sono cambiate con gli anni, adesso suono e limono anch'io, non riesco però a fare ancora le due cose contemporaneamente.Capitolo Amplificazione:- Per anni ho utilizzato il mio fido Fender Princeton Chourus. 2x25W, transistor. Coni Eminence mi sembra. Comprato in prima superiore, quando ancora non sapevo cos'erano le valvole. Ottimi puliti, riverbero a molla veramente gustoso, chorus da infatuazione fatale. Sezione Drive, inesistente. Ma ai tempi non capivo. Adesso l'ho smontato e lo utilizzo come cabinet esterno 2x10 per l'altro ampli. - Laney VC15: comprato due anni fa. Penso lo conosciate un po' tutti anche solo per sentito dire. 15W valvolari classe AB. Clean cristallino con bright attivato, cremoso senza. Canale Drive veramente veramente delizioso soprattutto abbinato ai single coil senza effettistica di sorta. Perfetto, come si sà, per utilizzo casalinguo.- Pre Huges&Kettener Tubeman plus: unità rack, da collegare al return del Laney quando ho voglia di suoni un po più spinti in modalità Lead. Utilizzato raramente, sono prettamente chitarrista ritmico, ma ogni tanto mi piace smanettare...Effettistica, nell'ordine:- Compressore Boss CS2: Tutti i controlli settati a ore 12. Al limite alzo un po' il level con la Strato. Lo utilizzo prettamente per arpeggi e ritmiche nel canale clean. Indispensabile.- Boss SD1: Booster, Level 9/10, Drive 1/10, Tono meno di metà. Sul clean mi spinge un po di volume all'occorrenza, sporca un attimo, ma il giusto (esempio pratico: Sultans of swing, per alternare le ritmiche ai fraseggi). Davanti all'ampli in crunch, è la morte sua, armoniche a gògò. - Boss DS1: (si, mi piacciono i Boss... ma li compro usati :D ) è quello che uso meno. Anche qui, ampli settato in crunch, Level 9/10, Drive 3/10, Tone 4/10. Bel Lead sound più gonfio di mediobasse rispetto all'SD1. - Boss CH1 super chorus: settaggi a seconda dell'esigenza, fondamentale negli arpeggi. Non potrei vivere senza.Capitolo vorrei ma non posso:- il target per fine anno, avanzi di tredicesima permettendo, sarebbe di acquistare una 2x12 da applicare al Laney. Questo perchè mi è capitato di dover suonare in locali di media grandezza, laddove i Watt bastano ma i coni piangono. Il bimbo di per sè ha un onesto Jensen 10". Va bene a casa, fuori no. Sono orientato su una Marshall 1936. - L'anno prossimo spero di entrare ufficialmente nel club testa+cassa, ma ho le idee ancora confuse, devo trovare un giusto compromesso tra un paio di fattori (in parole povere, il mio sogno proibito sarebbe una JCM800, ma ce la farei a vivere con una monocanale?). Questo è il mio setàp. Ce ne sono molti come lui, ma questo è il mio...A scanso di equivoci, non mi sono mai portato Letizia a letto, anche se ogni tanto quando le passo davanti la vedo che mi ammicca e un pensiero ce lo faccio...
Un dovuto ringraziamento...
di RobertRoger | 05 dicembre 2007 ore 14:29
...a tutti coloro che stanno lasciando tanti piccoli commenti al mio diario, davvero, e soprattutto mi fa davvero piacere sapere che vi piace. Sono un sentimentalone io di stè cose ci vivo! Leggo Accordo da un paio d'anni e mi sento in debito con ognuno di voi perchè è anche grazie ai vostri articoli e ai commenti che postate se adesso (forse) capisco qualcosina in materia. Appena avrò un attimo di tempo in più vedo di impratichirmi meglio del sistema, tipo fare la lista degli amici (mi sembra cortesia ricambiare no?) rifare la firma ecc ecc... per Lauro AlecB: mi dispiace deluderti ma le uniche cose che so dire in piemuntais sono "cumalè?" e la relativa risposta "tut bin". Tutto il resto è nebbia :)Comunque, piacere di conoscervi, sono Roberto, 27 anni, Torino.
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