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Rettifica dei tasti fai-da-te: guida amatoriale al rinnovamento della tastiera
Rettifica dei tasti fai-da-te: guida amatoriale al rinnovamento della tastiera
di [user #48536] - pubblicato il

Un nostro lettore illustra punto per punto il procedimento per rettificare i tasti di una chitarra in casa, con poca spesa e richiedendo giusto un po' di pazienza, precisione e manualità.
Ho sempre pensato che un bravo chitarrista debba sapersi prendere cura del proprio strumento, delegando ai liutai i lavori che necessitino di competenze e attrezzature molto specifiche.
Per tale ragione il setup delle mie chitarre l’ho sempre fatto da me, ma anche la costruzione e sostituzione di vari capotasti, interventi sull’elettronica eccetera.
Ciò, oltre a costituire un interessante passatempo, mi ha consentito di approfondire meglio la conoscenza dei miei strumenti e il progetto che è dietro la costruzione di ognuno di essi.

Recentemente avevo voglia di una Stratocaster vintage-style e ho colto l’occasione di una messicana Sunburst Classic Series 60 con tastiera in palissandro che era in vendita a un prezzo abbastanza buono (tenuti in conto i prezzi medi che si vedono in giro). Purtroppo l’acquisto doveva essere fatto a distanza con spedizione e quindi non ho avuto la possibilità di visionare, preventivamente, dal vivo, lo strumento. Poco male ho pensato: visto il prezzo, considerato che quegli strumenti hanno un standard medio più che accettabile e fidandomi della mia discreta capacità di intervento, ho immaginato che avrei potuto sistemare eventuali magagne senza dover ricorrere a un liutaio e quindi il gioco valeva la candela.

Appena arrivata la messicanina, a parte il setup orribile che aveva (dico solo che la posizione 1 praticamente non suonava tanto era stato “affossato” il pickup al ponte), mi accorgo di un paio di cose, una di poco conto e l’altra un po’ più preoccupante. Il selettore dei pickup era andato, molliccio come un cucchiaino in un vasetto di marmellata. E vabbè, ho pensato, quello si cambia in dieci minuti. Ma i tasti erano discretamente consumati. Non che la chitarra non si potesse più suonare ma alcuni tasti, intorno al 12°, all’altezza delle corde SI e SOL, erano decisamente più bassi. Segno evidente che il precedente proprietario era un maniaco del bending da 2 toni e ½ alla Gilmour. Inoltre su vari altri tasti (specialmente sulle prime posizioni) c’erano le classiche tacche da usura, alcune visibilmente profonde.
Insomma era uno strumento che necessitava di lì a breve di una bella rettifica e così, non avendo mai avuto esperienze nel settore mi sono messo a studiare su come fare l’intervento e con quale attrezzatura. Per prima cosa ho cercato tutte le informazioni reperibili sulle procedure utilizzate dai liutai per fare questo intervento e, una volta appreso il necessario know how, sono passato all’acquisto dell’attrezzatura. Me la sono cavata con una spesa intorno ai 50 euro con cui ho acquistato un “righello” per verificare la planarità del manico (scala da 25,5” e 24,75”), un blocco di legno sagomato da 7,25”/9,5” per levigare i tasti (inclusa carta abrasiva adesiva), una lima per il coronamento dei tasti e una livella trapezoidale per verificare l’altezza dei tasti. Ho poi acquistato carta abrasiva da 360 e da 800 e una paglietta 000 per la rifinitura e lucidatura dei tasti dopo il coronamento.

Rettifica dei tasti fai-da-te: guida amatoriale al rinnovamento della tastiera

L’occasione per l’inizio dei lavori sono stati un paio di giorni di autoconfinamento volontario per un sospetto contagio da Covid-19 (sospetto per fortuna infondato) nei giorni tra Natale e Capodanno.
 
Passaggio 1
 
Dopo aver smontato il manico e approntato un’idonea zona-lavoro sul balcone di casa, cercando di mantenere il manico più in piano possibile, ho proceduto al raddrizzamento del manico agendo chiaramente sul truss-rod. È essenziale che il manico non abbia la più minima incurvatura, altrimenti il lavoro successivo sarebbe inutile: a tale scopo entra in gioco il “righello” (io l’ho chiamato così in mancanza di altre definizioni più appropriate ma credo che si chiami riga scanalata) che va posto a contatto con il legno della tastiera avendo cura di non lasciare passare “luce” tra la barra d’acciaio e il legno (va da sé che nel mio caso la scala da utilizzare fosse quella da 25,5”).

Rettifica dei tasti fai-da-te: guida amatoriale al rinnovamento della tastiera
 
Passaggio 2
 
Una volta assicuratomi che il manico fosse più diritto possibile sono passato alla fase di protezione del palissandro, ricoprendo la tastiera con nastro adesivo carta, lasciando (ovviamente) ben scoperti i tasti.
 
Rettifica dei tasti fai-da-te: guida amatoriale al rinnovamento della tastiera
 
Passaggio 3
 
Successivamente ho proceduto con la marcatura di ogni tasto con un pennarello nero: ciò è indispensabile per avere il riferimento di quanto i tasti debbano essere levigati.

Rettifica dei tasti fai-da-te: guida amatoriale al rinnovamento della tastiera
 
Passaggio 4

Con il blocco di legno sagomato (lato da 7,25”), su cui ho applicato la carta abrasiva in dotazione, ho cominciato a levigare i tasti (non prima però di aver verificato con un calibro da radius che il blocco avesse realmente un raggio di 7,25”: meglio non fidarsi troppo).

Rettifica dei tasti fai-da-te: guida amatoriale al rinnovamento della tastiera

Questa operazione è piuttosto delicata e deve essere svolta lentamente, con pazienza, cercando di premere meno possibile sulla tastiera per evitare di levigare i tasti più del necessario.

Rettifica dei tasti fai-da-te: guida amatoriale al rinnovamento della tastiera

Molti liutai usano una carta piuttosto grossa (220/240) ma io ho utilizzato la 600 che avevo in dotazione con il blocco di legno: sicuramente avrà richiesto un po’ più di tempo ma così ho evitato di fare danni. Inoltre, anziché il blocco di legno sagomato, spesso viene utilizzata una barra di alluminio lunga all’incirca una quarantina di centimetri, perfettamente squadrata ma chiaramente questo strumento richiede una maggiore precisione e comporta maggiori rischi rispetto a quello che ho utilizzato io perché obbliga a essere molto meticolosi nel rispettare l’arco dei tasti.
Si deve levigare sino a che tutti i tasti non siano stati “ripuliti” dalla marcatura: ciò indica che sono stati riportati tutti alla stessa altezza. Durante la levigatura chiaramente si osserverà che i tasti più alti sono quelli che perdono per primi la marcatura e nelle foto si noterà inoltre che durante questa operazione vengono messi in risalto i solchi dei tasti che saranno gli ultimi ad essere livellati.

Rettifica dei tasti fai-da-te: guida amatoriale al rinnovamento della tastiera

Passaggio 5

Terminata la levigatura, ho utilizzato la livella per verificare che l’altezza dei tasti fosse omogenea e che non vi fossero dislivelli. È un’operazione che si svolge sfruttando la sua forma a trapezio: si deve poggiare la livella su tre tasti alla volta, cercando eventuali dislivelli all’altezza di ciascuna corda. Si parte dai primi tasti utilizzando il lato più lungo del trapezio e man mano che ci si avvicina al ponte si utilizzano i lati più corti.

Rettifica dei tasti fai-da-te: guida amatoriale al rinnovamento della tastiera

Passaggio 6
 
Una volta verificata l’altezza dei tasti, con l’apposita lima si passa alla coronatura, cioè l’operazione che ridà la forma “stondata” al loro apice che viene appiattito nella precedente operazione. Per prima cosa ho marcato nuovamente i tasti allo scopo di creare un riferimento che mi aiutasse a ridare loro la forma appropriata. A dire il vero non tutti i liutai effettuano questo passaggio poiché molti capiscono a occhio quando il coronamento è stato ottenuto correttamente ma, essendo io un novellino, ho preferito non fidarmi del riferimento a occhio. La lima che ho acquistato ha tre diversi solchi a D, da uno, due e tre millimetri, per adattarsi alle diverse dimensioni dei tasti in commercio. Io ho utilizzato quello più piccolo visto che dovevo lavorare sui piccoli tastini vintage della messicana.

Rettifica dei tasti fai-da-te: guida amatoriale al rinnovamento della tastiera

Anche in questo caso l’operazione va svolta con lentezza e pazienza, cercando di rispettare quanto più possibile l’arco del tasto poiché la lima è uno strumento piuttosto efficiente (credo alla polvere di diamante) e con pochi passaggi si ottiene il risultato prefissato.

Rettifica dei tasti fai-da-te: guida amatoriale al rinnovamento della tastiera

Si noterà come i tasti vengano ripuliti dalla marcatura del pennarello a eccezione di un filo sottilissimo sull’apice: ciò sta a significare che il tasto ha riottenuto la forma convessa che deve avere.

Rettifica dei tasti fai-da-te: guida amatoriale al rinnovamento della tastiera

Passaggio 7

Terminata la coronatura dei tasti si procede nuovamente con la livella a trapezio a verificare la corretta altezza di ogni tasto.

Passaggio 8

Poiché il coronamento lascia i tasti piuttosto “grezzi” si passa alla fase di levigatura, prima con la carta da 360 (andrebbe usata la 400 ma non l’ho trovata) e poi con la 800. Anche in questo caso si deve fare poca pressione per evitare di “appiattire” nuovamente i tasti appena coronati.
Infine con la paglietta 000 si effettua la lucidatura (per i più pignoli dopo la 000 sarà necessaria anche una passata di pasta abrasiva).

Conclusione

Il risultato ottenuto mi ha molto soddisfatto. Dopo questo lavoro di circa un paio d’ore in una giornata in “autoquarantena”, questa messicanina è tornata a essere perfettamente suonabile, senza fastidiosi dislivelli tra i tasti.
Almeno fino a quando non sarà necessario un giorno effettuarne la sostituzione integrale. Cosa per la quale, ho già cominciato a studiare.

Rettifica dei tasti fai-da-te: guida amatoriale al rinnovamento della tastiera
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di rockit [user #11557]
commento del 10/01/2022 ore 14:47:3
Il tutorial è molto ben fatto e, essendo completo di foto, chiarissimo.
Personalmente, per la mia esperienza con questi lavori, preferisco utilizzare un supporto piatto per la carta vetrata piuttosto che il blocco raggiato: ho notato che se capita (cosa molto facile) di ruotare leggermente sul suo asse il blocco raggiato durante il movimento il radius viene alterato in maniera molto più drammatica (tendenzialmente, si toglie molto di più ai bordi della tastiera rispetto al previsto).
Però in fondo è questione di abitudine personale e di pazienza. Ottima l'idea di partire con una carta un po' più fine del solito per i primi tentativi, permette di procedere più gradualmente, prendere confidenza con gli attrezzi e verificare più volte il lavoro in corso. Il resto arriverà con l'esperienza e questo articolo è un ottimo punto di partenza, rinnovo i complimenti.
Rispondi
di rockit [user #11557]
commento del 10/01/2022 ore 14:51:08
Mi permetto di aggiungere un consiglio per i lettori: smontate il manico come mostrato nell'articolo, se avvitato. Se non potete o il manico è incollato, prima di iniziare mascherate accuratamente i pickup (in particolare quello al manico) con carta e nastro per mascherature: polvere di metallo e magneti dei pickup sono una pessima combinazione, se lasciata libera.
Una volta c'era il mitico video di Pistolesi con un sacco di indicazioni per il montaggio dello strumento, spero si trovi ancora.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 10/01/2022 ore 15:55:51
Vero, giusta osservazione. Peraltro per i manici incollati c'è una lima apposita con l'impugnatura inclinata per gli ultimi tasti, vicino al corpo
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 10/01/2022 ore 15:54:07
Grazie mille, gentilissimo. Con il blocco mi sono trovato a mio agio perché, dato il raggio molto accentuato della tastiera da 7,25", scorreva come su un binario. In ogni caso con la 600 ero abbastanza tranquillo di non fare troppi danni
Rispondi
di rockit [user #11557]
commento del 10/01/2022 ore 17:14:38
Sicuramente hai fatto bene, un po' di pazienza e di cautela in più aiuta soprattutto le prime volte a procedere senza danni. Cosa che hai trasmesso secondo me molto bene nell'articolo e che trovo un buon punto di forza del tuo approccio.
Rispondi
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di BizBaz [user #48536]
commento del 10/01/2022 ore 17:27:3
🙏
Rispondi
di Axilot [user #52908]
commento del 10/01/2022 ore 16:36:44
Complimenti per il lavoro e per l'articolo.
Una curiosità ma per i manici con tastiera compound (a raggio variabile) come si fa?
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 10/01/2022 ore 16:41:26
Ciao, grazie. Non sono un grande esperto ma direi che in quel caso il blocco sagomato non è indicato e diventa essenziale utilizzare la barra di metallo facendo ancora più attenzione a non portare via troppo materiale dai tasti.
Rispondi
di rockit [user #11557]
commento del 10/01/2022 ore 17:13:39
In quel caso va necessariamente usato il blocco piatto e si procede limando la tastiera in forma conica, ovvero seguendo con il movimento di rettifica l'andamento delle corde invece di mantenere il blocco sempre parallelo alla linea di mezzeria del manico come si fa per il radius costante.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 11/01/2022 ore 11:31:21
Io mi trovo bene con l'attrezzo piatto, che nel caso di radius compound va usato assolutamente.
Per me è ottimo farsi tagliare da un vetraio una striscia di vetro di un cm di spessore ( o 8 mm), larga 4 o 5 cm e lunga almeno 30, sulla quale incolli la carta abrasiva. Va molto bene quella che vende Stewmac, che è già adesiva removibile. Il vetro puoi stare certo che perfettamente dritto e non si imbarca.
Rispondi
di Axilot [user #52908]
commento del 11/01/2022 ore 11:41:18
Grazie a tutti (MM, BizBaz e rockit) per le risposte, non ho attualmente una chitarra con tastiera compound ma prima o poi vorrei prendere una Jackson Randy Rhoads ed ho visto che hanno tutte la tastiera così.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 11/01/2022 ore 11:42:53
buona idea
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 10/01/2022 ore 20:55:1
Tutorial molto bene fatto, ti faccio i mie complimenti. Dove hai acquistato gli attrezzi per il lavoro? Io risiedo all'estero, ma con un amico abbiamo in cantiere di assemblare una Telecaster, appena riusciamo entrambi a rimettere piede in Italia. Dovremo sicuramente fare un minimo di rettifica al manico nuovo e quelli che hai utilizzato sembrano proprio gli attrezzi giusti ad un prezzo congruo.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 10/01/2022 ore 21:17:07
Ciao Zabu, grazie. Questi strumenti, ovviamente tutti di fabbricazione orientale, si trovano sui soliti canali Amazon, EBay e Aliexpress. Sono strumenti di levello amatoriale e per questo impiego vanno benone. Ovviamente un liutaio opterà per qualcosa di più professionale. A tale proposito ci sono dei siti, anche italiani, che vendono attrezzi da liuteria professionale ma i prezzi sono decisamente più alti.
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 13/01/2022 ore 19:24:41
Io mi sono trovato soddisfatto comprando qui:
vai al link

e qui:
vai al link (ma dopo la Brexit comprare in UK non conviene più)
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 16/01/2022 ore 03:32:05
Grazie per la segnalazione!
Rispondi
di Tony Montana [user #59826]
commento del 10/01/2022 ore 22:17:33
Bellissima guida. Ho un paio di strumenti da parte che probabilmente necessitano di manutenzione (avevo già preso qualche attrezzo ma non ho mai fatto più di tanto). Gli attrezzi che hai usato sono economici, vanno tutti bene o c'è qualcosa su cui è meglio spendere un po' di più? In tal caso qualcuno sa dove comprare qualche attrezzo basilare di qualità leggermente superiore a cifre non troppo alte?
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 10/01/2022 ore 22:39:52
Ciao, grazie. A mio avviso gli strumenti che ho acquistato sono di buon livello amatoriale e il risultato ottenuto è più che soddisfacente. Volendo, come scrivevo nel precedente commento, potresti spendere molto di più per degli attrezzi professionali ma forse non li sfrutteresti al 100% anche perché una cosa è lavorare sulle tue chitarre e una cosa è dover lavorare su decine di chitarre. Comunque se cerchi qualcosa di meglio potresti cercare gli attrezzi Hosco che sono di livello superiore
Rispondi
di Ampless utente non più registrato
commento del 11/01/2022 ore 10:32:49
Sei un mito, io non potrei mai fare cose del genere per motivi ovvi, però mi incuriosisce leggere questi bellissimi articoli, che a me trasmettono tanta passione e tanta cura nell'affrontare i lavori, per cui complimenti BizBaz!
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 11/01/2022 ore 10:55:2
🙏 grazie mille, poi detto da te che sei un vero mito mi fa ancora più piacere!
Rispondi
di tigerwalk [user #26344]
commento del 11/01/2022 ore 12:23:10
Bel tutorial, complimenti. Io ho fatto anche la sostituzione dei tasti su di una messicana classic 60 e su una stratocaster plus series e devo dire che il lavoro mi ha soddisfatto molto. Nota importante, prima della rimozione dei tasti, una abbondante oliatura della tastiera (erano in palissandro) per elasticizzare al massimo il legno, ed una buona protezione dello stesso con carta da carrozziere.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 11/01/2022 ore 12:32:52
Grazie mille! Allora per la futura sostituzione dei tasti verrò a prendere lezioni da te!
Rispondi
di lolloguitar [user #48123]
commento del 12/01/2022 ore 10:45:1
Non scherziamo... Per me è difficilissimo!!! Tralasciando la spesa degli attrezzi, ci vuole spazio e parecchio tempo... Senza considerare gli errori (anche irreparabili) che si potrebbero fare al manico. Se non si è parecchio bravi in queste cose meglio un liutaio, la rettifica non mi pare abbia costi eccessivi.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 12/01/2022 ore 11:34:33
Ciao, ti posso assicurare che non è per il risparmio (anche perché gli attrezzi costicchiano) ma solo per approfondire la conoscenza dei propri strumenti. Ovviamente meglio rivolgersi a un liutaio se si hanno incertezze sulla possibilità di ottenere un risultato decente
Rispondi
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