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Il made in Italy secondo Cesareo
Il made in Italy secondo Cesareo
di [user #116] - pubblicato il

Cesareo ci ha fatto visita alla prima edizione di Custom Shop Milano, lo scorso 15 marzo. Assiduo frequentatore degli eventi firmati Accordo, il chitarrista degli Elii ci ha lasciato una battuta sul made in Italy e su Custom Shop.
Cesareo ci ha fatto visita alla prima edizione di Custom Shop Milano, lo scorso 15 marzo. Assiduo frequentatore degli eventi firmati Accordo, il chitarrista degli Elii ci ha lasciato una battuta sul made in Italy e su Custom Shop.

Cesareo, chitarrista degli Elio e Le Storie Tese, non si perde un SHG da diversi anni e non ha resistito al fascino di Custom Shop. Anche un artista "brandizzato" come lui, forte di accordi con ENGL per gli amplificatori e Ibanez per le chitarre, con tanto di modelli signature, si è concesso una giornata in giro per le sale e gli stand dell'hotel Quark, per la prima edizione dell'evento italiano dedicato a liutai, artigiani, costruttori e modders.
Il tavolo di Fago e MiGi, con le loro sperimentazioni audaci sul tema Ibanez, ha sicuramente catturato l'attenzione dell'artista, che però ha mostrato di provare un amore viscerale per il lavoro degli artigiani delle sei corde in ogni loro sfaccettatura e corrente stilistica.
Gli abbiamo chiesto di lasciarci un commento sullo show. Eccolo in video.


Aggiornamento: questa dichiarazione ha dato il La per una discussione molto articolata, tra i commenti di questo articolo. Cesareo ha voluto rispondere a tutti con un po' di storia e alcune considerazioni in questo link.

cesareo custom shop milano 2015 interviste
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La risposta di Cesareo
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Bravo ed adesso dalle parole ...
di Pinkyno utente non più registrato
commento del 18/03/2015 ore 10:40:27
Bravo ed adesso dalle parole passa ai fatti e sali su un palco con una chitarra italiana cosi dai l'esempio!
Rispondi
Re: Bravo ed adesso dalle parole ...
di coldshot [user #15902]
commento del 18/03/2015 ore 13:02:42
amen
Rispondi
Re: Bravo ed adesso dalle parole ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 18/03/2015 ore 13:05:43
Appunto :-)
Rispondi
Re: Bravo ed adesso dalle parole ...
di coldshot [user #15902]
commento del 18/03/2015 ore 13:16:30
che te lo dico a fare............
Rispondi
Re: Bravo ed adesso dalle parole ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 18/03/2015 ore 13:29:46
Dimmelo...dimmelo..... ;-)
Rispondi
Re: Bravo ed adesso dalle parole ...
di coldshot [user #15902]
commento del 18/03/2015 ore 13:36:2
ah ah, ipocrisia?
Rispondi
Re: Bravo ed adesso dalle parole ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 18/03/2015 ore 13:50:14
Mah l'unica ipocrisisa che vedo è uno che scrive "ma che te lo dico a fare" :-)
Ognuno ha la sua idea delle cose,ti fa strano?
Rispondi
Re: Bravo ed adesso dalle parole ...
di coldshot [user #15902]
commento del 18/03/2015 ore 13:58:57
--------Ognuno ha la sua idea delle cose,ti fa strano?------
neanche un pò
Rispondi
Re: Bravo ed adesso dalle parole ...
di Vivaildigitale [user #42342]
commento del 18/03/2015 ore 13:50:57
parole sante!!
Rispondi
Re: Bravo ed adesso dalle parole ...
di LukeLuke [user #755]
commento del 18/03/2015 ore 15:35:41
concordo in pieno! Varini con le chitarre EKO infatti qualcosa sta facendo, Castellano con gli ampli Masotti pure...
Rispondi
Re: Bravo ed adesso dalle parole ...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 19/03/2015 ore 11:35:32
Ma lo dici sul serio o è una battuta?
Rispondi
Li aiutiamo... poi quando crescono ...
di phunkabbestia [user #42918]
commento del 18/03/2015 ore 12:36:57
Li aiutiamo... poi quando crescono un po' iniziano a prendere pezzi qua e la e a spostare la produzione in cina e salutami a stoc....
L'unico modo per aiutare un artigiano è farlo restare un artigiano che guadagna e lavora come un artigiano... la fobia della crescita ha rovinato il mondo, non si trova nemmeno più una panetteria decente!
Rispondi
Re: Li aiutiamo... poi quando crescono ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 18/03/2015 ore 13:06:10
Esatto.
Rispondi
Re: Li aiutiamo... poi quando crescono ...
di luvi [user #3191]
commento del 18/03/2015 ore 15:09:52
Aiutare gli artigiani italiani significa semplicemente tenere in vita le piccole produzioni che dimostrano di meritarlo e che cercano di lavorare seriamente in Italia tra mille difficoltà, fiscali e non.

Crescita? Mah, il mercato italiano permette ben poco di suo a questo proposito perché i numeri non ci sono comunque, per non parlare degli effetti della crisi che attanaglia mezzo mondo e che rende questo momento storico non certo il migliore per "crescere", ma piuttosto il peggiore anche e solo per "sopravvivere"! Chi pensi di crescere nel modo al quale fai riferimento si definisce artigiano giusto per temporanea necessità, non certo per scelta: in ogni caso non intende restarlo a lungo e si rivolgerà in ogni caso al mercato estero per crearsi una visibilità trans-nazionale, anche se non sempre questo si rivela facile, né tantomeno sufficiente a "far fortuna" anche quando si abbia in mano un prodotto che lo meriti.

Pensare poi addirittura alla delocalizzazione è sinonimo della certezza di poter contare su ordinativi così certi e consistenti da motivare un'ingegnerizzazione su vasta scala di quel tipo, cosa che ben pochi operatori del piccolo mercato nazionale, tanto affollato di concorrenza (spesso poco "leale") quanto piccolo come bacino di utenza (nonché afflitto dalla proverbiale esterofilia), possono soltanto immaginarsi.

Temo insomma che vi stiate basando su un concetto di "artigiano italiano" un tantino distante dalla realtà di questo paese e dai suoi appassionati e spesso meritevoli operatori... :-)
Rispondi
Re: Li aiutiamo... poi quando crescono ...
di swing [user #1906]
commento del 18/03/2015 ore 16:54:35
Concordo :)
Rispondi
Re: Li aiutiamo... poi quando crescono ...
di francesco72 [user #31226]
commento del 18/03/2015 ore 17:48:00
In generale concordo, aggiungo però che gli artigiani si fanno aiutare proprio pochino. Visitando i siti dei liutai italiani trovi poco e niente che chiarisca le specifiche degli strumenti, ma soprattutto i prezzi che vedo in giro sono assai salati ed a volte non capisco proprio perchè.
Più di una volta ho contattato dei liutai per avere un preventivo ed ogni volta parte la litania per cui "il prezzo sarà elevato in quanto la scelta dei legni è importante e viene fatta personalmente dall'artigiano, che poi costruisce a mano lo strumento, monta il tutto da solo e saldando a mano, lo vernicia, lo lacca e lo smalta a dovere ecc.". Facciamo finta che sia tutto vero e vada bene, però tra la chitarra che non scende sotto i 3.000 euro ed il kit da montare che ne costa 150 ci potrà essere una via di mezzo o no? A sentire molti liutai italiani, no. In realtà si. Recentemente accordo.it ha proposto una video intervista al titolare di Byomusic (ma io conosco, come molti di voi anche Marconi Lab ed altri), mosso da curiosità ho provato ad utilizzare il configuratore per farmi una chitarra a mio piacimento e, sorpresa sorpresa, body e manico, con legni di qualità, rifinitura lucida e binding mi costano circa 750 euro. Tanto per fare ho gironzolato sul sito di Thomann per "completare" il mio progetto ed è venuto fiori che con meno di 1.500 euro potrei avere la chitarra che voglio e con un'ottima qualità (per fare un esempio meccaniche grover e p.u. di marzio + seymour duncan).
Con questo non voglio polemizzare o dire che gli strumenti di liuteria siano sopravvalutati nè che i liutai gonfino i prezzi, ma semplicemente che, non essendo io un chitarrista da 3.000 euro, se accanto ad uno strumento di quel prezzo (e certamente di quel valore) ne potessi ordinare uno da 1.500, forse l'artigiano avrebbe comunque un guadagno, ma più giro cioè più visibilità e maggiori introiti.
Rispondi
Re: Li aiutiamo... poi quando crescono ...
di luvi [user #3191]
commento del 18/03/2015 ore 19:19:11
La questione è semplice: il valore di un prodotto artigianale, quale che esso sia e dando per scontato che si tratti di un prodotto di qualità (perché va da sé che un artigiano poco capace possa proporre anche delle emerite ciofeche) non è dato dalla somma del costo delle sue parti, ma soprattutto dal lavoro e dalla professionalità dell'artigiano che lo realizza.
Se non si dà valore a questi parametri e non se ne tiene conto adeguatamente ogni discorso a riguardo perde di senso.
Ad esempio, per realizzare una chitarra da zero (non certo un assemblaggio di pur buoni semi-lavorati) un liutaio capace parte dalla scelta, effettuata personalmente prima di acquistare, della materia prima. Progetta poi lo strumento impiegando i mille accorgimenti maturati in anni di esperienza e pratica e le soluzioni che caratterizzano il suo prodotto. Lavora i materiali con la professionalità che ha acquisito negli anni e realizza lo strumento cercando di crearlo ad immagine e somiglianza delle esigenze del proprio cliente. Tutto questo significa, oltre alla professionalità acquisita negli anni, una mole di ore di lavoro mai contate numericamente e mai messe in conto per davvero (altrimenti altro che 3000 euro per una chitarra!!), per un risultato sempre e puntualmente unico.
Credo sinceramente che il boom del fai-da-te favorito dalla "sindrome del tutorial" esplosa negli utlimi anni grazie alla rete e a youtube, assieme alla proliferazione di prodotti a costo infimo (e qualità conseguente) anziché rendere un servizio di informazione e di consapevolezza di quanto prezioso sia "conoscere un mestiere" e di quanto difficile ed importante sia "imparare a conoscerlo bene" stia semplicemente distorcendo la percezione delle professionalità, facendo sembrare qualunque cosa un gioco da ragazzi, alla portata del primo venuto.
La realtà dei fatti è tutt'altro che questa e purtroppo si rischia di finire col misconoscere il valore della professionalità, relegandola a semplice ostacolo al raggiungimento dell'obiettivo preposto con la minima spesa immaginabile: cosa decisamente triste.
Rispondi
Re: Li aiutiamo... poi quando crescono ...
di Capra_Poliuretanica utente non più registrato
commento del 18/03/2015 ore 21:54:03
"La realtà dei fatti è tutt'altro che questa e purtroppo si rischia di finire col misconoscere il valore della professionalità, relegandola a semplice ostacolo al raggiungimento dell'obiettivo preposto con la minima spesa immaginabile: cosa decisamente triste. "

Purtroppo caro Luca, il valore della professionalità è svilito in ogni campo, ed in ogni professione.
Non ho alcuna intenzione polemica e la trovo anch'io una cosa triste, sia che riguardi un artigiano, sia un operaio che deve campare con 700 euro al mese con contratti di qualche mese, sia l'insegnante o l'impiegato pubblico, diventato ormai un parassita lavativo a prescindere.
Finchè non riusciamo a sconfiggere questa logica non ci sarà alcun miglioramento, non solo economico, ma neppure umano e sociale.
A mio avviso, ovviamente.
Rispondi
Re: Li aiutiamo... poi quando crescono ...
di luvi [user #3191]
commento del 19/03/2015 ore 12:09:53
Non c'è dubbio.
E' incredibile come di certi mezzi straordinari che ci troviamo a disposizione finiamo col fare l'uso peggiore!
Rispondi
Re: Li aiutiamo... poi quando crescono ...
di francesco72 [user #31226]
commento del 19/03/2015 ore 14:31:17
Ciao, purtroppo non posso condividere il tuo intervento: non credo che l'artigiano vada personalmente in Indonesia a recuperare il palissandro per il mio body, ma mi pare assai più credibile che abbia i suoi fornitori ai quali ordina il legno da importare o dai quali si reca per portare a casa i pezzi (di legno importato) che gli abbisognano, poi se sceglie dei fornitori da poca qualità produrrà strumenti di poca qualità; viceversa, produrrà strumenti di pregio con legni di pregio.
Inoltre non capisco quali possano essere i mille accorgimenti da applicare su uno strumento il cui progetto esiste da decenni ed è stato declinato in ogni salsa e colore possibile. Comprendo chiedermi qualcosa in più per un body che ho disegnato io secndo le fattezze della mia fidanzata o a forma di iguana, ma 3.000 euro per una stratocaster o telecaster-style o una qualunque delle decine di forme che il mercato già ha macinato da anni (nel primo caso direi sessanta) credo richieda proprio poco studio (salvo che uno non sia impreparato).
Mi pare, dunque, che il concetto di produrre la chitarra "da zero" si ridimensioni molto.
Peraltro noto che è stato eretto il solito muro di gomma in difesa: io dicevo solamente che tra un kit da 150 euro ed uno strumento da 3.000 euro a forma di superstrat/ecc., in mezzo ho un onesto artigiano che mi chiede 750 per body e manico con top e binding, il tutto come voglio; per cui suggerivo che quella potrebbe essere una via per diffondere maggiormente strumenti di liuteria.
Revocare in dubbio la capacità o la professionalità di chi ho citato (o di altri che facciano lo stesso servizio) mi pare del tutto inconferente ed un po' scorretto.
ciao
Rispondi
Re: Li aiutiamo... poi quando crescono ...
di rockit [user #11557]
commento del 19/03/2015 ore 14:59:36
In verità se fai le chitarre una a una di solito vai da un fornitore specializzato in legnami per liuteria, trovi una quantità immonda di tavole e puoi scegliere quelle che più ti piacciono per colore, taglio, compattezza della fibra, ecc. Lo faccio io che mi costruisco le chitarre per divertimento, figuriamoci se non può farlo uno serio. Uno attrezzato probabilmente acquista anche legname da tagliare e si occupa del taglio e della pianatura, con prima e dopo un periodo di stazionamento a magazzino per qualche mese per assicurarsi che la tavola non si muova nel tempo.
Però per quanto anche scegliere un blank per un manico non sia esattamente come scegliere la tavola direttamente dal taglio è un lavoro che può dare robuste influenze sia sul suono che sulla robustezza nel tempo del risultato, e di certo non richiede poco tempo o è minimamente paragonabile al "prendo e butto dentro tutto" della produzione industriale. A me quando vado a scegliere qualcosa un paio d'ore partono sempre :)

Accorgimenti da adottare nella costruzione dello strumento, volendo, ce ne sono a decine anche su una similstrato, magari molti sono arcinoti (per esempio non verniciare la tasca del manico) ma non in tutta la produzione industriale li si adottano (ho visto una foto qualche giorno fa di due body Ibanez, l'indonesiana è verniciata e la Japan no) e portano via tempo e conseguenti costi.

Poi tremila euro per una strato restano una follia...per una superstrat con un drop top da AAAAA, legni e hardware di un certo tipo lo sono un po' meno, secondo me.

In mezzo ci sta quello che giustamente dici tu, ovvero costruzioni semi-industrializzate, con costi minori, e che per molti versi non hanno niente da invidiare alla costruzione pezzo per pezzo, almeno per le elettriche. Esempi se ne trovano, se cerchi qua su Accordo per esempio c'è recensita una replica EVH fatta da M2wood, mancina, a un prezzo non basso ma assolutamente ragionevole, meno della Music Man di produzione normale. E anche altri come Alusonic o Manne mi paiono decisamente sulla stessa linea.
Insomma, basta cercare un po' e i prezzi ragionevoli si trovano :)

ciao
Lorenzo
Rispondi
Re: Li aiutiamo... poi quando crescono ...
di luvi [user #3191]
commento del 19/03/2015 ore 19:23:40
Mi spiace che tu non condivida, perché quelle che ho descritto sono realtà conclamate, non frutti della mia immaginazione!
Credimi, nessun "muro di gomma" (espressione che tra l'altro riterrei consona ad ambiti molto diversi dal nostro, consentimi di dire...), ma difesa degli artigiani italiani sì, ci mancherebbe!
Mi permetto almeno questo, visto che le tutele della categoria sono già abbondantemente a zero!

Sostanzialmente basta metterci d'accordo su chi possa effettivamente essere considerato un "artigiano" e tenere presente come funziona realmente il mestiere in questione, poi resta ben poco su cui discutere, ti assicuro! :-)

Lo dico perché molti degli esempi che porti riguardo alla liuteria non mi paiono coerenti con il mestiere (arte?) del liutaio inteso nel senso più autentico del termine, perlomeno non lo sono con quel che ho sempre visto fare ai tanti liutai in gamba che ho conosciuto e con i quali ho avuto ed ho ancora la fortuna di collaborare...

Detto questo tengo a precisare che non ho fatto riferimento ad alcuna delle persone da te citate: sto parlando del tutto in generale del concetto di professionalità e di come questa venga scarsamente riconosciuta e valutata da chi il lavoro lo commissiona e lo deve pagare, non da chi lo esegue!
Rispondi
Re: Li aiutiamo... poi quando crescono ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 20/03/2015 ore 20:09:57
Io non sono del tutto d'accordo. Come ha detto qualcuno costruire una buona chitarra elettrica tipo telecaster per esempio non é così complicato, il progetto esiste già e il costo della materia prima é tutto sommato abbastanza basso. Per cui é normale che di fronte a richieste di prezzi alti cadano le braccia, specie se (presumendo che comunque lo strumento suoni bene) sei un signor nessuno. In Italia c'é un sacco di gente che si improvvisa liutaio (di strumenti elettrici tra l'altro) e che magari fa anche dei buoni strumenti ma non é che puoi permetterti di farli pagare come delle Suhr se sei agli inizi. E si anche se la tua chitarra fatta da te é uguale a una Suhr (per citare un nome). Perché state tranquilli che anche la Suhr non vale i 3000€ che costa, ma i 1500€ di differenza li fa il nome che il buon Suhr si é costruito con una gavetta mostruosa, un super curriculum da liutaio e centinaia di chitarre costruite, aggiustate, modificate ecc. Per cui sfido che molti artigiani nostrani non sfondano
se fanno pagare cifre altissimi solo perché gli strumenti sono fatti a mano. Una volta un semi noto liutaio torinese mi mostrò una chitarra acustica che stava costruendo. Era la sua prima acustica. Gli ho chiesto interessato quanto avrebbe voluto. 3000€. Ora va bene tutto ma quella é la prima chitarra che costruisci e la fai pagare come una Collings? "Eh ma faccio tutto a mano io, non ho il cnc! Sono xxx ore di lavoro (mi ha citato un numero) pagate a xxx euro l'ora che é la paga di un ebanista neanche di un liutaio". Grazie mille ma se uno fa tutto nel garage di casa, non ha attrezzi e fa tutto con uno scalpello, non ha neanche una fresa a momenti, é ovvio che ci mette una vita ma non é che devo pagarti le ore extra perché non hai uno straccio di attrezzatura! La gente certe cose non le capisce. Lavora tanto, fatti apprezzare vendendo a prezzi onesti le tue creazioni e poi se il tuo lavoro verrà apprezzato potrai produrre meno a prezzi più alti perché avrai una clientela.
Rispondi
Bravo. Belle menate.
di pierinotarantino [user #29514]
commento del 18/03/2015 ore 14:43:20
Ha ragione chi sostiene che adesso lo vogliamo vedere con una frudua, paoletti, achia, blackbeard e company, a suonare. Ma purtroppo gli euri dei japan Ibba fanno bene al portafoglio e diamogli torto. Però almeno gli ampli possono essere italiani. Abbiamo marchi che davvero fanno invidia tra brunetti, cicognani, clarenzio, arte sound, tabacco ecc...purtroppo il piccolo artigiano rimane piccolo e forse è un bene. Così il prodotto rimane ad alto livello.
Rispondi
Re: Bravo. Belle menate.
di Zado utente non più registrato
commento del 18/03/2015 ore 15:26:26
Più che far bene al portafogli,hai anche una buona garanzia di qualità e la possibilità,nel caso ti capiti fra le mani uno strumento malmesso,di restituirlo (nel caso di Ibanez ti rivolgi a Mogar,per esempio) e fartelo cambiare;bello sostenere il made in Italy,ma mi permetto di ricordare che qui le cantonate si prendono piuttosto facilmente,e una volta che il liutaio (o presunto tale) ti ha finito la chitarra,magari con i tasti poggiati da bestie e con dead spots ovunque,poi puoi anche lamentarti,ma intanto ti tocca tenerti lo strumento e magari svenderlo su MM.
Ed è tutt'altro che qualcosa di improbabile,da 1 su un milione,basta dare un occhiata al web per rendersi conto che la realtà è tutt'altro che rosea a riguardo
Rispondi
Re: Bravo. Belle menate.
di pierinotarantino [user #29514]
commento del 18/03/2015 ore 15:44:58
Si lo so. La liuteria è in svendita continua. Io ho dovuto svendere una chitarra di liuteria e mi è dispiaciuto. Ma credo che i liutai per chiamarsi tali, devono essere pronti a posare bene i tasti, fare manici come si deve ecc... Davo per scontato che si parlava di alta liuteria per grandi artisti.
Rispondi
Re: Bravo. Belle menate.
di francesco72 [user #31226]
commento del 18/03/2015 ore 17:04:30
La mia esperienza non è proprio questa: diversi anni fa acquistai una Exlusive by Frudua, strumento commerciale ma che portava la firma del Liutaio citato, purtroppo ad una prima prova (frettolosa) in negozio non mi accorsi di alcune magagne che la sera stessa a casa notai in tuta la loro evidenza: due corde non suonavano oltre il XII tasto ed un p.u. aveva un volume smorzatissimo. Ho contattato Frudua facendogli presenti i problemi suddetti e, tempo sei giorni, la chitarra mi è tornata perfettamente in ordine, senza alcun costo o sovrapprezzo e preciso che la dovrei aver pagata circa 400 euro. Direi che la differenza è tra le persone serie ed i furbi, sta ai consumatori premiare le prime e bastonare (commercialmente) i secondi.
Quanto alla rivendita, in realtà da ormai due anni sto cercando una manne a sette corde e su MM ne ho trovate alcune ma mai sotto i 1.000 euro, nell'attesa che il prezzo scendesse sono andate vendute. Anche qui credo che se lo strumento vale avrà un mercato. Ma anche qui mi pare che siamo bravi a lamentarci, poi siamo tutti legati si soliti 4 marchi stranieri: in questi ultimi giorni Accordo.it ha presentato varie chitarre ed ho potuto leggere lunghi interventi, attente disanime e sentenze soloniche su Fender reissue e la nuova linea Gibson, ma su G&L due commenti (uno era mio, quindi non vale) due; eppure sono ottimi strumenti, di matrice Leo Fender, però non portano quel nome lì quindi non esistono (sembra).
Rispondi
Re: Bravo. Belle menate.
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 19/03/2015 ore 09:22:18
"ma su G&L due commenti (uno era mio, quindi non vale) due"

L'altro era il mio probabilmente,adoro G&L,però c'è anche da dire che non sono di facile reperibilità/provabilità/visibilità...perdonami i verbi :-) Sarà la distribuzione o il Marketing non lo so,in USA hanno il loro bello spazio,qua sono un pò "di nicchia".
Rispondi
Re: Bravo. Belle menate.
di francesco72 [user #31226]
commento del 19/03/2015 ore 18:20:45
esatto, l'altro era il tuo. Un po' di nicchia mi pare un eufemismo: da un paio di anni sto cercando una fallout (non tribute) ma o la compro all'estero via internet e non mi va, oppure niente, neppure l'importatore ufficiale la tiene.
Rispondi
Re: Bravo. Belle menate.
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 19/03/2015 ore 18:34:40
Come immaginavo,non hanno un distributore degno di questo nome.
Rispondi
Artigiani
di SteveZappa93 [user #38837]
commento del 18/03/2015 ore 16:31:06
Sicuramente abbiamo dei validi costruttori di amplificatori!Per le chitarre prezzi proibitivi con la scusa del handmade, manco fossero Pensa-Suhr per non parlare del poco mercato che hanno dato che al 90% dei chitarristi piacciono i modelli tradizionali,per me dovrebbero puntare solo sulla customizzazione dei modelli già esistenti!
Rispondi
Cascano le braccia
di alberto biraghi [user #3]
commento del 18/03/2015 ore 16:32:18
Civaschi è una delle persone migliori del nostro mondo, un artista di valore, che nonostante l'enorme visibilità e un meritato successo insiste caparbiamente a restare umano. Chi lo incontra agli eventi di Accordo lo sa: sempre disponibile a fare quattro chiacchiere, non si tira mai indietro quando qualcuno gli chiede un consiglio. Per questo trovo ingenerosi e fuori luogo alcuni commenti un po' acidi qui sopra.
Io non so se Davide prenda dei soldi per suonare le Ibanez (se lo facesse farebbe benissimo, in nome di che cosa dovrebbe essere da meno di Vai, Clapton, BB King, Grohl, Gibbons, Timmons eccetera?), ma conoscendo la sua sensibilità sulle chitarre sono convinto che lui suoni quella che gli piace e gli va di suonare. Forse la suona anche perché Ibanez e Mogarmusic l'hanno sostenuto agli inizi (e continuano a sostenere tanti musicisti emergenti, facendo un favore alla musica italiana) e lui - da quel signore che è - non dimentica.
Ma i commenti acidi, oltre che ingenerosi e fuori luogo, sono proprio illogici: visto l'affetto che lega il Civaschi alla Ibanez, questa sua lancia spezzata a favore della produzione italiana è generosissima. Si comportasse da cinico (e "ipocrita") endorser direbbe "che cazzo perdete tempo, compratevi un Ibba e sarete delle rock star". Invece fa l'opposto. Dice di comprare italiano. E nonostante questo c'è chi si permette di criticarlo. Cascano davvero le braccia.
Rispondi
Re: Cascano le braccia
di Pinkyno utente non più registrato
commento del 18/03/2015 ore 16:51:51
Non volevo innescare il vespaio ma sapete, quando uno suona da sempre con una Ibanez, chitarra rispettabilissima, e poi a casa nostra ci dice suoniamo con roba italiana mi fa un po strano e allora ti dico Ah Cesareo se tu se vuoi essere il primo a sostenere le cose italiane fallo non solo a parole ma pure con i fatti! Vai su un palco e mi fai sentire come suona tanto per fare un esempio e la prima chitarra che mi viene in mente una Frodua, una Paoletti, ecc... Non ci sarebbe proprio nulla di male anzi dimostreresti coraggio e onore e magari chi lo sa rimani pure folgorato!

Pinkyno on the Road (Worn).
Rispondi
Re: Cascano le braccia
di francesco72 [user #31226]
commento del 18/03/2015 ore 17:26:39
concordo coi commenti definiti "acidi" che , invece, mi sembra semplicemente abbiano smascherato una caduta di stile un po' ipocrita.
Per la mia poca esperienza i liutai si propongono ai musicisti offrendo le loro chitarre in prova o addirittura gratuitamente per l'endorsing. Mi pare strano che nessun costruttore italiano abbia mai cercato Cesareo per fargli fare un giro con un suo strumento, più probabile che l'uomo abbia scelto altri lidi. La cosa va benissimo, ma l'appello del video suona come quando i nostri politici ci dicevano di privilegiare il consumo made in italy, poi loro viaggiavano in audi e bmw.
Infine rimango anche un po' contrariato quando un musicista che firma uno strumento da 600 euro mi propone di spendere cinque volte tanto per uno strumento con cui nemmeno l'ho mai visto in cartolina.
Rispondi
Re: Cascano le braccia
di alberto biraghi [user #3]
commento del 18/03/2015 ore 18:09:08
Premetto che la lingua italiana non è un'opinione e il tuo intervento tecnicamente *è* polemico (poi magari l'intento non c'era, nel qual caso sarebbe meglio rileggersi prima), prima di sparare protetti dalla tastiera converrebbe chiedersi se un grande musicista italiano non abbia il diritto di suonare con quel che gli va e parallelamente suggerire - come fa Davide - di sostenere un mondo che merita tutto l'aiuto possibile.
Tu e alcuni altri - per fortuna pochi rispetto ai tanti lettori di questo articolo - commettete l'errore di cadere nel CATONCENSORISMO™ tutto nostrano (e questa non è eccellenza, è limite) del "o tutto o nulla", quindi se dici "cercate di comprare italiano" e suoni la Ibanez non sei uno aperto, ma sei un "ipocrita". Ma quando mai?
Un liutaio italiano dovrebbe sentirsi onorato per le parole di Davide, proprio perché vengono da un musicista che *nel tempo* ha dimostrato un attaccamento al suo strumento che merita solo rispetto. E sbertucciarlo tacciandolo di incoerenza perché non ne sceglie un altro è veramente un pensiero [metti qui l'aggettivo di dissenso che ti pare].
Insisto: se Davide è un "ipocrita" solo per quella frase, allora cosa sono Eric Clapton e Paul Simon che hanno mollato le compagne di una vita a favore delle rispettive signature, in cambio di soldi veri?
Rispondi
Re: Cascano le braccia
di coldshot [user #15902]
commento del 18/03/2015 ore 17:17:28
------------Civaschi è una delle persone migliori del nostro mondo----------

Nessuno ha detto il contrario Alberto, l'unica critica che è stata fatta è quella di non sposare in pratica l'argomentazione della quale lui parla.

----Ma i commenti acidi, oltre che ingenerosi e fuori luogo, sono proprio illogici-------

non sono molto fuori luogo, i commenti sono inerenti al suo intervento video e non sono neppure acidi, sono solo considerazioni sulle parole di un grande musicista e sicuramente una splendida persona anche molto simpatica, che dice una cosa molto onesta ma che però non fa, cioè suonare con roba made in Italy.
Rispondi
Re: Cascano le braccia
di alberto biraghi [user #3]
commento del 18/03/2015 ore 18:14:02
Vedi sopra: quindi secondo te un musicista che *nel tempo* (ovvero da inizio carriera) ha scelto una chitarra, se l'è cresciuta, l'ha suonata in esclusiva, l'ha trasformata in una sua appendice dovrebbe accantonarla a favore di uno strumento altrui solo per peter dire "considerate i nostri liutai, sono bravi" senza sentirsi fare la paternale? Ti rendi conto di che sciocchezza hai scritto?
Rispondi
Re: Cascano le braccia
di coldshot [user #15902]
commento del 18/03/2015 ore 18:44:25

-----Ti rendi conto di che sciocchezza hai scritto?----
No perchè non ho scritto alcuna sciocchezza

Cambiare una chitarra non è una cosa cosi tragica, se uno ne trova una migliore non vedo dove è il problema, si può avere anche nuovi stimoli da strumenti nuovi, probabilmente sono le regole dell'endorsment che non lo permettono, e su questo non ho niente da obbiettare, dire però che è una sciocchezza cambiare chitarra negli anni è una pura sciocchezza, Metheny è partito con la 175 ed ora suona molto l'ibanez, Santana idem, Bill Frisell cambia di continuo, Holdsworth non ne parliamo, sono tutti sciocchi questi? non credo che tu abbia bisogno di altri esempi perchè ce ne sono eccome.

Avrei detto la stessa cosa anche se il video fosse stato fatto da un artista Internazionale, non ho niente contro Cesareo che come ho detto è un grande.
Rispondi
Re: Cascano le braccia
di Pinkyno utente non più registrato
commento del 18/03/2015 ore 19:11:36
Dodi Battaglia addirittura ha una Fender Dodicaster costruita dalla Fender in Giappone su sue disposizioni e quando fa i concerti usa tremila tipi di chitarre e pure chitarre non blasonate vedil e ultimissime che si affianchano alle circa 3000000 che usa quali la Agostin o un altra di un Liutaio italiano Arrigoni e la sua ARMAS, mi pare se non erro, allora che deve dire Dodi? Son 14500 anni che suona e 14500 anni che ogni giorno sale sui palchi e usa chitarre diverse e la Fender non sè mai lamentata dopo che ha prodotto per lui la signature e parlo di Fender... Cosi come posso fare l'esempio di altri miliardi di chitarristi famosi e non, ma dai su ho detto Dodi perche è italiano ma posso fare altri esempi! Fate i bravi su tutto sto vespaio non ha proprio modo di esistere ognuno dice la sua con garbo e pacatezza e le prediche le andiamo a sentire in Chiesa se vogliamo!! io ritengo che suonare sia meraviglioso e se potessi userei pure le chitarre costruite dagli zulu e sapete perche? Sono curioso e l'arte non deve essere mai stagnante ogni giorno un artista se si reputa tale deve dire sempre cose nuove con mezzi anche nuoviiiii per sperimentare nuovi orizzonti ed avere nuove ispirazioni, caro signor alberto nm3 di Accordo & Co. (Con rispetto verso tutti).
.

Pinkyno on the road (Worn)
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Re: Cascano le braccia
di rockit [user #11557]
commento del 18/03/2015 ore 18:51:34
Io la butto lì: non è che abbiamo trovato l'argomento per la nuova puntata di "Grazie per la domanda"?

ciao
Lorenzo
Rispondi
Re: Cascano le braccia
di Carrera [user #31493]
commento del 19/03/2015 ore 12:36:16
Ma per carità...io spero proprio di no. Una delle rubrica più interessanti di Accordo in cui in grande musicista parla di musica e dispensa consigli ce la dobbiamo bruciare per queste chiacchiere da bar tipo "meglio la juve o il milan"?

Rispondi
Re: Cascano le braccia
di rockit [user #11557]
commento del 19/03/2015 ore 14:27:44
Ma no, in realtà ci sono un sacco di spunti interessanti, al di là del discorso "cosa usi tu di italiano" (perché oltre a chitarra e ampli Cesareo usa pedali, sistemi di switching e chissà cos'altro ha a casa, tra acustiche, lap steel e altro che possono essere made in Italy).
Per esempio: perché utilizzi una chitarra industriale invece che una di liuteria? Quali sono i problemi che si incontrano con un endorsement, come funziona con un grande marchio e come funziona con un artigiano? Qual è il ruolo dei distributori (Mogar, in questo caso) nel sostenere gli artisti e la loro musica e come può farlo invece un piccolo produttore?

Insomma, di cose serie da dire penso ne avrebbe (e metterebbero fine a molte delle chiacchiere inutili di cui sopra). Personalmente sapendo un po' come si comporta Mogar con molti endorser io non fatico a ritenerla un marchio del made in italy a tutti gli effetti, anche se distribuisce strumenti stranieri invece di produrne in Italia ;-)

ciao
Lorenzo
Rispondi
Ci permettete di dire la ...
di Pinkyno utente non più registrato
commento del 18/03/2015 ore 18:26:12
Ci permettete di dire la nostra caro sig. alberto oppure Accordo si
rivela come mi han detto tanti amici ovvero un salottino dove i soliti
personaggi decidono cosa si deve dire oppure no? Ditemelo perche se è cosi
come mi sono iscritto me ne vado e non perdo tempo a leggere questi vaniloqui
dettati dal suo pulpito che a me non rappresenta proprio niente, e se a lei cadono le braccia mi dispiace ognuno ha il diritto di dire come la pensa e qui mi pare che nessuno stia offendendo nessuno anzi rispettiamo Cesareo, sappiamo chi è, lo amiamo, ma nello stesso tempo ci sembra anche giusto che usi un gesto concreto per dimostrare i suoi pensieri nei confronti di persone che ha messo in gioco. Se poi non lo fa pazienza avra i suoi motivi ma noi abbiamo detto la nostra, o non siamo in democrazia che se la pensiamo diversamente da lei parte la sua predica solo perche è l'iscritto nm. 3? Non lo so me lo dica lei...

Pinkyno on the Road (Worn).
Rispondi
Re: Ci permettete di dire la ...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 18/03/2015 ore 19:16:31
Guardi, non le rispondo più nel merito visto che quello che avevo da dire l'ho detto. Però le rispondo sul tema Accordo, visto che lei è nuovo e mi sembra non sapere bene come funziona qui.

Dal 1996 Accordo vive (dando uno stipendio a sette persone più vari collaboratori) sulla base di un impianto di regole condivise - "regolamento" e "manuale", che lei ha sicuramente letto avendoli accettati esplicitamente - a garanzia della buona convivenza e della qualità dei contenuti.

Quelli che lei definisce "soliti personaggi" che "decidono cosa si deve dire oppure no", in realtà sono i dipendenti di una società esterna, totalmente estranei alla comunità e alla redazione, specializzati nel controllo dei thread dei prodotti editoriali online. Il loro lavoro è evitare problemi legali e danni al buon nome di Accordo: spam e commenti potenzialmente diffamatori sono immediatamente cancellati e l'utente è ammonito con un blocco temporaneo o bloccato definitivamente. Altri interventi non se ne fanno.

Capirà quindi che il dissenso è più che lecito, ma deve restare nei limiti del regolamento di cui dicevo prima. E' ovviamente libero di decidere se intervenire nei thread o meno, ma se decide di partecipare (e questo farà molto piacere ad Accordo, che considera ogni lettore un amico prezioso) dovrà farlo nei limiti definiti.
Rispondi
Re: Ci permettete di dire la ...
di Pinkyno utente non più registrato
commento del 18/03/2015 ore 19:26:17
Lo faro ma ma nello stesso tempo gradirei che le opinioni di tutti siano rispettate ed accettate o per lo meno non sminuite o tacciate di acidita stupidita e altro! Grazie!!!
Rispondi
Mi accodo "all'iscritto numero 3" ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 18/03/2015 ore 19:09:39
Mi accodo "all'iscritto numero 3" (stupenda questa :D) solo per una veloce considerazione che mi si è formata di getto mentre leggevo certi commenti un po' inaciditi.
Cesareo suona Ibanez. Ok. Fermo restando che nel video non c'è nulla che suoni come "che figo il made in Italy, che merda l'estero", chi vi dice che a casa sua non ha *anche* (perché una cosa non esclude l'altra) roba italiana?
Sarà libero poi di usare per lavoro quello che gli pare, no?
Rispondi
Questo post mi conforta ...
di jotler [user #32545]
commento del 18/03/2015 ore 19:10:14
... nella decisione presa tempo addietro di intervenire meno possibile. Se ad Alberto cadono le braccia (hai tutta la ragione del mondo, Alberto) a me cadono i maroni di fronte a certe minchiate che ho letto sopra su artigiani, evasione fiscale, coerenza e quant'altro. Internet è proprio il paradiso dei leoni da tastiera.
Rispondi
non userei parole insultanti per ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 18/03/2015 ore 19:26:0
non userei parole insultanti per questo musicista che trovo bravo nel suo lavoro e bravo come persona, pero' la cosa fa un po' sorridere anche a me.. viva gli strumenti italiani, comprateli, mai io suono ibanez...

intendiamoci, fa benissimo a suonare quello che gli va.. pero'... ripeto, non sono ne' indignato, ne' lo denigro, ne' lo insulto, gli voglio piu' bene di prima, pero' 'sta cosa e' buffa.

Osservando che se volesse cambiare, non ci vorrebbe molto, a chi fosse il suo eventuale nuovo endorser, a fargli uno strumento replica della sua ibanez con giusto due discrepanze cosmetiche per metterci legittimamente il marchio .. vedi Van Halen ...
Rispondi
Re: non userei parole insultanti per ...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 18/03/2015 ore 19:43:00
Continuo a non capire una cosa: perché Davide dovrebbe cambiare chitarra se si trova benissimo con quella? E perché se non cambia chitarra non può suggerire di guardare con attenzione e rispetto la produzione italiana?

Per spiegarmi: io ho una moto Buell del 2009 dopo aver avuto una moto Buell del 2002 e non la cambierei per nessuna ragione al mondo. Ma considero straordinaria la MV Agusta Brutale. Posso dirlo che è magnifica la Brutale, posso suggerire di provarla e comprarla pur tenendo la mia Buell, oppure sono incoerente? Davvero, lo chiedo sinceramente, per tentare di capire dove stia il problema.
Rispondi
Re: non userei parole insultanti per ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 18/03/2015 ore 21:52:3
lui puo' fare quello che gli pare, pero' e' buffo ... e se lodi le italiane ma e' meglio ibanez, perche' io debbo comprare le italiane e perdermi il meglio, cioe' ibanez? ma ho detto che e' buffo, non che lo odio, non drammatiziamo .. :-)
Rispondi
Re: non userei parole insultanti per ...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 18/03/2015 ore 23:42:3
Non è "buffo", è che la chitarra è una cosa che tocca l'immaginario come poche altre.
Nel mio piccolo, considero le Fender rosewood board 1959-65 chitarre fantastiche, molto più suonabili delle precedenti, eppure non mi farei vedere in pubblico senza maple neck per salvarmi la vita.
Secondo me la Les Paul del 1959 la miglior chitarra del mondo, ma non riesco a suonare una Gibson neanche a piangere.
Il suono della Rick mi fa impazzire, ma quella che avevo l'ho venduta.
Avevo una 6120 del 1961 che suonava come un uragano, forse la migliore chitarra che ho avuto, ma alla fine dovendo scegliere ho tenuto una Telecaster in più.
La Stratocaster è la più bella Fender di sempre e ha il mio suono preferito, ma spesso mi appendo al collo la Telecaster che è più ostica.
Eccetera.
Voi siete tutti sempre razionali e coerenti su questo tema? Non ci credo, stay human!
Voglio dire, quando si è in contesti di emozione (e la chitarra è regina delle emozioni), invocare la razionalità significa rompere il giocattolo degli altri, ma anche (soprattutto) il proprio, uscire dall'immaginario e piombare col culo a terra.
No grazie.
Dando per certo che Davide non racconta fandonie (quantomeno perché non ne ha bisogno), trovo assolutamente normale che sia attaccato a una chitarra ma non disprezzi le altre. E - insisto e la smetto - trovo che sia anche molto generoso e onesto (ripeto, facesse l'endorser magnificherebbe la sua bella Ibanez e basta), altro che buffo.
Rispondi
Re: non userei parole insultanti per ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/03/2015 ore 01:56:21
Non mi sembra il caso di continuare quando le mie intenzioni erano del tutto leggere e quasi scherzose, se no mi sembrerebbe davvero di aver messo su un processo contro questo artista... Chiarisco, anche se a mio parere si capiva gia', che non giudico male il grande cesareo e mi scuso pure se inavvertitamente l'ho lasciato credere...
Buona notte (o buon giorno, a seconda dei punti di vista) :-)
Rispondi
Re: non userei parole insultanti per ...
di mrnippo [user #31138]
commento del 19/03/2015 ore 15:20:05
senza alcun intento polemico, e ribadisco SENZA, ma dopo avere letto l' articolo, le parole di cesareo e gran parte dei commenti degli accordiani, mi accodo a quanto dice Yaso e cioè che non vedo il motivo di drammatizzare questa discussione (keep calm!). Semplicemente Cesareo parla in pubblico, e si rivolge ad un pubblico di intenditori (i chitarristi in questo caso) che lo hanno visto più e più volte nell' arco degli anni ed essendo particolarmente attenti alla strumentazione che usa, hanno notato che praticamente mai lo si è visto con chitarre che non fossero Ibanez. Poi sicuramente gli sarà capitato di usarne di altri brand, magari a casa ha una collezione di chitarre di liuteria italiana, tutto può essere. Ma dopo tutti questi anni si è costruito un personaggio pubblico che è inevitabilmente associato alle chitarre Ibanez, su questo credo che nessuno possa obiettare. Quindi, quando in pubblico dice certe cose a favore della liuteria italiana, la reazione che personalmente mi provoca è un sorriso, non perchè lo consideri un ipocrita o perchè ritenga che dica cazzate, ma semplicemente perchè lo associo a quei politici per cui vale la regola "fate quello che dico e non quello che faccio". Personalmente, e ripeto personalmente, mi aspetto un certo grado di "coerenza" tra quello che si fa e quello che si dice (e nel caso di un chitarrista abbastanza famoso in italia, il "fare" significa quello che fa in pubblico, non quello che fa a casa), tutto questo non toglie nulla della stima e dell' ammirazione che ho nei confronti di questo chitarrista

Rispondi
Re: non userei parole insultanti per ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 19/03/2015 ore 08:36:44
Ibanez + Engl...eh gli sponsor....
peccato abbiamo ampli e chitarre stupefacenti made in Italy....però credo che lo faccia unicamente per benefit indiretti sull'utilizzo di marchi blasonati...ma vabbè sono scelte...
Rispondi
Non ho mai letto tante ...
di Aktarus [user #5855]
commento del 18/03/2015 ore 19:39:47
Non ho mai letto tante cavolate solo per far polemica su qualsiasi cosa.
Rispondo a polemica stupida con una stupida considerazione.
Cesareo ha detto di prendere Made in italy domenica......magari non ha ancora fatto in tempo a prendere qualche prodotto italiano
Rispondi
Re: Non ho mai letto tante ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 19/03/2015 ore 09:14:31
Beh adesso ne hai aggiunta una anche tu,così siamo a posto ;-)
Rispondi
dovrebbe fare il politico ...
di Vivaildigitale [user #42342]
commento del 18/03/2015 ore 20:11:25
dovrebbe fare il politico
Rispondi
Sono convinto che Cesareo abbia ...
di anitradigomma [user #12816]
commento del 18/03/2015 ore 23:29:27
Sono convinto che Cesareo abbia un sacco di roba, italiana, straniera ecc.. però la chitarra della sua vita è un Ibba. Detto ciò: deve essere additato per questo? Trovo che negli ultimi anni siano saltati fuori un sacco di utenti "facebookiani", eroi della tastiera nel nome di una autoassegnata moralità nobile che si manifesta solo nei forum e negli status. Sono da dieci anni su queste pagine, mi ricordo splendide discussioni appassionate su strumenti e musicisti, talvolta pungenti ma sempre mosse dallo spirito di curiosità e passione. Vi prego, non roviniamo uno dei pochi spazi sinceri e genuini della rete!
Rispondi
Re: Sono convinto che Cesareo abbia ...
di Repsol [user #30201]
commento del 18/03/2015 ore 23:54:37
Io ho ancora in mente un bellissimo articolo di Luca Colombo, scritto con il cuore e con la passione, nel quale gli venivano 'sparate' sentenze di ogni tipo, anche quella di aver suonato male all'Arena.
Da quel momento ho capito che certe discussioni possono prendere una brutta piega e questo è davvero un peccato. Questa discussione purtroppo è una di quelle che ha preso una brutta piega.
Per quanto mi riguarda, non c'è assolutamente nulla di buffo, ipocrita, maligno che una persona 'sponsorizzi' qualcosa che non ha (non lo sappiamo) o che non usa (non lo sappiamo).
Basta non cercare il male in ogni cosa...
Rispondi
Cesareo TVUMDB
di Koto [user #21659]
commento del 19/03/2015 ore 00:12:02
Sono ormai cinque anni che con Spaghetti lavoro alla diffusione del prodotto musicale nostrano, perché mi piace, perché Suona, perché nessuno lo aveva fatto prima e i risultati, dopo tanto lavoro, tanto sudore e sbattimento sono finalmente incoraggianti.
Da ciò che ho letto, ho l'impressione che il Made in Italy venga approcciato come una sorta di religione, di partito politico, di "qualcosa in cui credere": inutile dire che questa visione assolutista che vuole il chitarrista ciecamente votato alla Causa, è eccessiva e inverosimile.
Il Made in Italy è un'alternativa di altissimo livello ai marchi blasonati o commerciali che affollano i nostri rig da anni, non è una missione: l'ampli giusto, il pedale dei tuoi sogni, la chitarra che suona a ritmo con la tua anima li devi scegliere tu! Senza paraocchi, senza preconcetti, prendendo in considerazione il meglio che il mercato (compreso quello Italiano) e il tuo portafogli possono offrirti... l'unica scelta GIUSTA è quella fatta dalle tue dita sulla tastiera e dalle tue orecchie.
Mi pare non sia uscito in nessun commento che Mr. Civaschi, fra la sua chitarra Giapponese e il suo ampli Tedesco, mette in mezzo da tempo i pedali di KOR Pedals, prodotti di livello assoluto completamente fattiammano a Faenza da Cesare Orlandi, Romangnolo DOC.
Non vedo nessuna ipocrisia nel suonare la strumentazione migliore per se stessi e il proprio stile, suonando Italiano perché lo si è scelto fra le infinite alternative che il mercato e gli endorsement ti possono offrire (e sono tante per un professionista di questo livello, credetemi).
Quindi GRAZIE Cesareo del messaggio che hai deciso di condividere... TVUMDB!!! :-D

Giuliano Tricarico
Spaghetti Guitar Tools
Rispondi
Forse gli artisti stranieri amano ...
di George S.L.A [user #10210]
commento del 19/03/2015 ore 09:26:45
Forse gli artisti stranieri amano il made nn Italy più di noi italiani, per esempio Slash si è fatto costruire la sua prima Les paul nn marchiata Gibson, ( badate bene che nn ho detto replica, altrimenti sarebbe stata la seconda😃😃😃) dal nostro Paoletti( era sulla pagina fb di Paoletti qualche mese fa) ma nn ne ha parlato nessuno... O almeno così mi è parso..
In ogni caso ci sono liutai bravi che chiedono cifre umane!!!
Rispondi
Difficile giudicare...
di mehari [user #25169]
commento del 19/03/2015 ore 10:44:19
diciamo che non vedo tutta questa incoerenza da parte di Cesareo... Forse c'è un po' di invidia da parte di chi vorrebbe essere al posto suo e ciò influenza l'opinione e il giudizio.
al custom shop si è soffermato al mio banchetto e ha dato un'occhiata più che approfondita ai miei strumenti, si è preso pure una foto della pelosa.... :) , certo che mi sarebbe piaciuto chiedergli... "dai, perchè non ne provi una", giusto per la soddisfazione di vedere un mio strumento in mano a un musicista più che noto, ma non l'ho fatto. E' difficile discernere il chitarrista dal personaggio pubblico e in quel momento non avevo ben chiaro chi avessi davanti. Rispetto la sua scelta (a volte obbligata altre no) a utilizzare solo ibanez. Certo che i soldi dei giappi fanno comodo, ma non credo che siano cruciali per la sua sopravvivenza... Alla fine è una scelta sua, di immagine, di comodo, di feeling.
Dal canto mio posso dire che TUTTI sulla carta dicono di spingere i prodotti italiani.. poi di fatto pochi lo fanno... che sianop famosi o dei signor nessuno, il risultato è lo stesso.
Più che le chitarre cominciamo a consumare prodotti di stagione, comprare scarpe (necessarie) italiane, valorizzare il nostro patrimonio artistico e naturalistico facendo del turismo responsabile e tricolore.
E' vero che il pesce marcisce dalla testa ma è dalla BASE che si risolvono i problemi.
Ognuno, dal piccolo canto suo, cominci a muovere il culo, senza aspettare che lo facciano i "grandi"

si può scrivere "culo" ?
Rispondi
Re: Difficile giudicare...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 19/03/2015 ore 11:34:32
Mi hai strappato di bocca parecchie cose, soprattutto i commenti sulle invidiette, quindi mi limito a sottoscrivere aggiungendo per l'ennesima volta - visto che conosco Davide - che suona l'ibanez perché gli va, senza prendere una lira (di cui peraltro non ha bisogno).
Immagino che se vuole una nuova Ibanez non la paghi come la pagherei io, ci mancherebbe, ma questo fa parte del gioco (se ti chiedesse una chitarra per andare a Sanremo tu gli chiederesti dei soldi?), è una cosa logica e fa parte del suo lavoro, come il grande ciclista non paga le bici e il grande giornalista non paga il nuovo MacBook.
PS: la prossima volta proponiglielo di provare una delle tue chitarre, che tra l'altro sono bellissime a parte come hai ruffianato il ponte del Bigsby :-D da appassionato qual è finisce che si innamora.
Rispondi
Re: Difficile giudicare...
di mehari [user #25169]
commento del 19/03/2015 ore 12:08:35
si.. il ponte del bigsby l'ho arruffianato... ma tu non mi hai risposto se si può scrivere "culo"
Rispondi
Re: Difficile giudicare...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 19/03/2015 ore 14:55:22
Ah scusa, mi era sfuggito. Si può scrivere "culo". Per esempio, quel ponte è arruffianato a culo :-D
Rispondi
Re: Difficile giudicare...
di Tubes [user #15838]
commento del 19/03/2015 ore 15:42:28
Ragazzi mi colmate 'sta lacuna lessicale ? Cioè, che vuol dire arruffianato nel contesto in cui lo state usando ? Dalle mie parti (Roma) tradurrei arruffianare con "tentare di compiacere, incensare per averne vantaggi, ecc.ecc., ma nel caso di un ponte Bigsby "arruffianato a culo " che c'azzecca ??
Grazie !
Rispondi
Re: Difficile giudicare...
di mehari [user #25169]
commento del 21/03/2015 ore 00:03:18
è che qui a milano siamo molto "smart"... diciamo che è un po' forzato ma potrei riassumerlo come .... ho convinto con qualche lusinga un ponte standard per tele a copulare con un tremolo bigsby... visto da un purista è un lavoro col culo... visto in economia di crisi è una sciccheria ! Leggi qui sotto il mio motto....
Rispondi
Re: Difficile giudicare...
di Scaf0 [user #15666]
commento del 20/03/2015 ore 00:04:00
30 minuti di applausi.

Una disanima chiara,lucida, diretta, senza fronzoli o false moralità.

Piccolo OT:
Intervengo pochissimo in ormai quasi tutti gli spazi sul web a cui sono iscritto in quanto questa mania da complottismo, questa ricerca ostinata della polemica, del commento contro a tutti i costi mi ha veramente stufato; articoli, post e interventi inquinati da chi si erge continuamente a giudice delle altrui scelte, basta non so se sia peggio questo atteggiamento o il garantismo strisciante generato da falsi buonismi.

tornando IT
Purtroppo gli impegni familiari e il periodo di stretto controllo delle finanze mi hanno impedito di poter essere presente alla manifestazione,idea fieristica tra l'altro tra le migliori degli ultimi anni.
Mi sarei veramente fatto del male con carta di credito al seguito se ci fossi stato.
Vi sono alcune realtà artigianali mature che reputo veramente a livelli qualitativi molto elevati e che nulla, ma proprio nulla hanno a che invidiare con la concorrenza "boutique" estera ( alcuni nomi a caso: LAA, ISPIRA,EssetiPicks,CostaLab e tanti altri).

Altre realtà più giovani che, è questo è il caso del buon Paolo "Mehari", che mi hanno colpito per l'originalità e passione con cui hanno reinterpretato e osatto "dissacrare" alcun totem.
Quanto avrei voluto provare e magari avere la possibilità di portarmi a casa uno strumento BleackBeard, quella finitura "Burned", i battipanni incisi, la curiosità del timbro dato dal corpo costituito da conifera…

E poi tutto il resto, un negozio di dolciumi e caramelle in cui portare un diabetico.

Un grande Plauso a tutta la struttura di Accordo per l'idea, l'impegno e la manifestazione.
Un in bocca al lupo ai tanti artigiani professionisti che con la loro passione e professionalità ci permettono di poter disporre di un ventaglio di scelta sempre più ampio e di qualità nonostante le chiare difficoltà di produrre qualcosa in questo paese.
Rispondi
Re: Difficile giudicare...
di mehari [user #25169]
commento del 20/03/2015 ore 09:46:09
ah ah... di giovane purrtroppo mi rimane solo la "realta lavorativa"....
scherzi a parte aggiungo una cosa. Non è certo la "reclame" di Cesareo che fa muovere il motore del piccolo artigiano. Al massimo lo può trasformare in una piccola industria e non so fino a quanto ciò sia buono. Nel mio caso sicuramente non lo sarebbe.
Quel che tiene in piedi il piccolo artigianato, del quale c'era grande rappresentanza domenica al quark, sono gli amatori, i piccoli professionisti e tutta la schiera di dilettanti che, se non sono in grado di acquistare uno strumento, mi sommergono di roytek, eko, maison e chi più ne ha più ne metta facendomi poi riempire il carrello dell'esselunga.
Una cosa però è assodata. Se lavori bene campi. Se lavori male, puoi anche andare a bere la birra tutte le sere con Eddie Van Halen ma alla fine ti ritorna tutto esattamente per quel che produci... non si scappa.
Rispondi
Re: Difficile giudicare...
di Scaf0 [user #15666]
commento del 20/03/2015 ore 18:13:34
E con questo aggiungo altri 20 minuti e siamo a 50 di applausi.
Smettila adesso o mi si bruciano le mani.
Sul giovane, siamo tutti, chi più, chi meno "diversamente giovani" !!!
Rispondi
Ma siete seri con le ...
di Carrera [user #31493]
commento del 19/03/2015 ore 10:59:18
Ma siete seri con le critiche? Cioè io non posso andare in vacanza in Calabria e poi dire che anche la Puglia merita? Non posso comprare una Stratocaster e dire che anche la Les Paul è una gran chitarra?
Ma basta cercare la pagliuzza nell'occhio degli altri... Che poi a ben vedere Cesareo un buon contributo al made in italy l'ha dato anche solo invitando migliaia di persone da un video a comprare italiano.
Rispondi
Re: Ma siete seri con le ...
di claude77 [user #35724]
commento del 19/03/2015 ore 11:17:29
Sono d'accordo con te e soprattutto con quello che dice Alberto.
Trovo queste critiche infondate.
Immagino il buon Cesareo che si è fatto un giro per gli stand ha guardato, toccato e compreso che molti prodotti che erano lì erano di ottima fattura e così l'ha condiviso con la nostra community di Accordo facendo anche un pò di pubblicità al made in Italy.
Fine della storia, la discussione ha preso una direzione che non ha molto senso.
Non mi pare così rilevante che lui suona Ibanez.
Rispondi
Sinceramente....
di solsimi [user #28564]
commento del 19/03/2015 ore 11:15:06
...non comprendo molto i commenti risentiti del buon Alberto.

Anche io trovo incoerenza tra le parole stile predica dell'ottimo Cesareo e il suo status di endorser.

Molto semplicemente: prima di arrivare ad un proprio set, ogni chitarrista (o la stragrande maggioranza) inizia copiando, ispirandosi, rifacendo, gesta e...strumentazione del proprio idolo.

Vuoi davvero essere magnanimo con l'industria italiana IN DIFFICOLTA' ??

Dai esempio.
Rispondi
Re: Sinceramente....
di alberto biraghi [user #3]
commento del 19/03/2015 ore 11:43:19
Io invece (che peraltro non mi risento mai, sono troppo vecchio e mi fa male alla salute) trovo sconvolgente il tuo uso dell'aggettivo "magnanimo".
Riassumiamo.
Un grande chitarrista italiano passa e - intervistato - dice la sua opinione, sereno.
Accordo la riporta. Che c'entra la magnanimità?
Poi parte il solito pippone di dei CATONCENSORI™ a prescindere. Un pippone - peraltro - supponente e disinformato (le allusioni sottili ai soldi che prende sono fandonie). Cesareo è un chitarrista "brandizzato", come dice lui, ma nel cuore, come lo sono io dai jeans Levi's, le scarpe Nike e lo spumante trentino Rotari. Me li compro e godo come un riccio. Lui è famoso, ha la sua signature e certo non la paga, ma gode come un riccio a suonarla (e non è un caso se è sempre da MiGi e Fago a farsela trappolare).
Quando sarò famoso io ci saranno le Nike Air Twang#3 e il Rotari Cuvee Alberto, ma continuerà a dire che le NewBalance 990 sono scarpe della madonna e il Revì Dosaggio Zero un brut delizioso. Che c'è di male?
Rispondi
Re: Sinceramente....
di pierinotarantino [user #29514]
commento del 19/03/2015 ore 12:13:07
Chiarisco: mi sembra corretto pensare che cesareo possa prendere anche un euro da una ibanez venduta col sul nome. Se metto sul mio vino il nome Biraghi Alberto -Milano- non vieni a casa a citofonare per i diritti d'uso del nome? Non ho detto che cesareo è un bastardo arricchito dalla ibanez. E poi il mio intervento forse è tra i più leggeri, ma si continua ad impiccarlo. Cesareo è un personaggio pubblico, qualcuno può criticarlo? Credo di sì nei limiti della decenza senza offenderlo. Per me può usare quello che vuole, non è il primo e non sarà l'ultimo italiano 'brandizato' da aziende estere. Ciro manna usa PRS e ampli DV mark... Qualcuno ha da dire qualcosa in merito? Varini ha una PRS custom col suo logo ma anche una collaborazione con Eko. Problemi? Nessuno. Chiarito il fatto degli euro, se non prende diritti sulle chitarre a suo nome è peccato per lui. A me che suona eko, fender o chi vuole non ne va in tasca niente. Ora è più chiaro o metterete il mio post anche su Twitter o su manifesti da 3x 7mt in Italia?
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Re: Sinceramente....
di Pinkyno utente non più registrato
commento del 19/03/2015 ore 12:19:34
E' quello che ho detto anche io pacatamente e con rispetto massimo verso Cesareo ma per qualcuno non ero nei canoni del regolamento di Accordo, chi sa perche poi ce lo spiegheranno, eresia, acidita, sciocchezza, illogicita, scemenze, pipponi mentali....... Catonce....... che vocabolo sia non lo so, bah, e che ci vuoi fare!!! Io non mi sono permesso minimamente di dire a nessuno che dissentisse dal mio pensiero stai dicendo scemenze, illogicita, pipponi, cazzate, eresie, minchiate e modi catonc.... Esiste una parola che forse qualcuno sfugge: Rispetto delle idee altrui...
Io ho detto semplicemente che sarebbe stato opportuno che dalle parole passava ai fatti e, sempre a parere mio, sindacabilissimo e nel massimo rispetto di Cesareo, che saliva su un palco con una chitarra artigianale italiana e sono straconvinto che una marea di chitarristi italiani e non lo avrebbero osannato per il coraggio e l'avere dimostrato davvero fisicamente prendendo per mano qualche prodotto artigianale, non solo a casa sua forse, ma davanti gli occhi di noi che a casa sua non ci andiamo per palesi motivi, l'affetto veritiero verso il made in Italy, no?! E' un esempio grandissimo che gli avrebbe fatto onore a Cesareo che poi avrebbe serenamente continuato ad usare la sua Ibanez, chitarra rispettabilissima, nei secoli dei secoli. Ma detto cio gli voglio sempre un gran bene, è una persona fantastica e nessuno è perfetto ci mancherebbe altro, è questo che ci rende esseri umani... Invece no pazienza qui non si puo dire vada su un palco e suoni con cose italiane, ci dicano su quale articolo nero su bianco non si possa dire cio e chiedo scusa al mondo intero e lascio il disturbo gia da prima di subito! Evviva l'Italia............
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Re: Sinceramente....
di pierinotarantino [user #29514]
commento del 19/03/2015 ore 12:24:58
Si. Noi che costituiamo la comunità possiamo essere etichettati come vogliono alcuni. Ma poi gli 'amici' di accordo non possono essere criticati. E ti dico che se leggi i miei interventi, vedrai che sono pochi. E mi avevano anche sospeso l'account. Poi il direttore me lo ha riabilitato.
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Re: Sinceramente....
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 19/03/2015 ore 13:03:35
Attenzione, nessuno ha detto che non eri nei canoni del regolamento. In caso contrario, i tuoi interventi sarebbero stati moderati... appunto, da regolamento. Ma non è accaduto perché finora la discussione consiste solo in un lecito, sacro, scambio di idee contrastanti. E bada bene, si stanno criticando le idee, non le persone: a chiunque capita di dire una scemenza, e quella resta una scemenza, ma non rende necessariamente "scemo" chi l'ha proferita.
Se rileggi, ti è stato semplicemente risposto che Accordo si regola in base a un regolamento che hai accettato all'atto dell'iscrizione e non, come insinuavi, per i capricci di un manipolo di utenti spacconi. Tutto qua.

Tra l'altro, qualche riga più in alto leggo un commento in cui Giuliano Tricarico (Spaghetti Guitar Tools) spiega che Cesareo usa anche gli italianissimi pedali Kor. Quindi, di che stiamo parlando? :D
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Re: Sinceramente....
di Pinkyno utente non più registrato
commento del 19/03/2015 ore 13:08:53
Grazie ma io parlavo di chitarre non di pedali! :D

Pinkyno on the Road (Worn).
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Ellamadonna non esageriamo! Addirittura la ...
di dale [user #2255]
commento del 19/03/2015 ore 13:05:41
Ellamadonna non esageriamo!
Addirittura la Costituzione mi tirate in ballo.

Dai ragazzi Cesareo non ha detto nulla di male o ipocrita, ha 50 anni, è un professionista, non merita queste critiche, dai ragazzi non facciamo i pesanti e facciamoci una risata.


:-)))))
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Re: Ellamadonna non esageriamo! Addirittura la ...
di Pinkyno utente non più registrato
commento del 19/03/2015 ore 13:19:28
A volte le critiche se sono poste in maniera saggia e rispettosa possono anche rivelarsi costruttive! Ognuno ha come dico le sue idee il mondo è bello perche è vario!!!

Pinkyno on the Road (Worn).
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Amici, riordinate le idee. Un ...
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 19/03/2015 ore 13:07:26
Amici, riordinate le idee.
Un chitarrista sceglie una chitarra e con quella costruisce una parte fondamentale del suono e della storia di una band, gli Elio & Le Storie Tese, che sono considerati i migliori artisti italiani del decennio 2001-2010 ( lo dice un sondaggio del sito Rockol e lo penso profondamente pure io).
La marca di quella chitarra decide nel tempo di premiare questo artista e l'enorme successo che si sta guadagnando offrendogli prima l'endorsment e poi - con una prova di rispetto sconfinata -costruendogli addirittura un modello signature. Quindi, quell'artista si trova tra le mani uno strumento costruito su misura per lui proprio come quello che hanno Joe Satriani, Steve Vai, Paul Gilbert, George Benson; e ci vince addirittura San Remo e non smette di sfornare dischi che vendono e piacciono sempre di più.
Una storia, tra l 'artista e il marchio che suona, di fedeltà, appagamento e amore reciproco perfetti.
Ma nonostante questo, l'artista ha comunque la serenità di elogiare il valore e la qualità di altri strumenti.
In nome di cosa però, dovrebbe tradire o abbandonare la chitarra che suona da sempre e con la quale ha scritto pagine preziose non solo della sua vita, ma della musica italiana? Perché ritiene che ci siano chitarre altrettanto valide sul mercato e lo rimarca?
Se io sono felicemente spostato, innamorato e appagato da mia moglie e con grande rispetto evidenzio comunque che la mia vicina di casa è una donna attraente e interessante sono un incoerente se non me la porto a letto? Se non passo dalle parole ai fatti?
Amici, dai, non diciamo stronzate.
Rispondi
Re: Amici, riordinate le idee. Un ...
di Pinkyno utente non più registrato
commento del 19/03/2015 ore 13:21:26
Scusa ma per te la mia idea diversa dalla tua è una stronzata, ho capito questo? (Mancava la ciliegina sulla torta cioe farci riordinare le idee, le mie sono gia perfettamente ordinate e chiarissime, Grazie!).

Pinkyno on the Road (Worn).
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Re: Amici, riordinate le idee. Un ...
di pierinotarantino [user #29514]
commento del 19/03/2015 ore 13:28:48
Però non devi vedere tutto nero o bianco. Uno può dire che scrivi stronzate. Se lo ha scritto. Ha libertà di dirlo. Lo hai scritto tu con la costituzione abbiamo libertà di essere in disaccordo. Però ora questa discussione si è spostata giustamente su un tema diverso. Però torniamo in noi ... Parliamo di chitarre ,,,, tutti.
Rispondi
Re: Amici, riordinate le idee. Un ...
di Pinkyno utente non più registrato
commento del 19/03/2015 ore 13:32:52
Bhe adesso voglio capire perche ho detto stronzate, me lo deve spiegare... Perche anche io potrei benissimo dire che lui ha detto stronzate, ma io rispetto totalmente la sua idea anche se non la condivido! Cerco di capire il suo punto di vista e vedere se potremmo semmai trovare punti di incontro non gli direi mai stai dicendo stronzate, chi sono io per giudicare la sua idea e dire che ha detto una stronzata?

Pinkyno on the Road (Worn).
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Re: Amici, riordinate le idee. Un ...
di Aktarus [user #5855]
commento del 19/03/2015 ore 22:25:5
Diciamo che Voltaire magari non avrebbe pensato di sacrificarsi per questa tua idea...
Rispondi
Re: Amici, riordinate le idee. Un ...
di pierinotarantino [user #29514]
commento del 19/03/2015 ore 13:24:51
Gianni hai ragione. Ma credo che dopo tutto il casino, è venuto fuori perché alcuni utenti si sono sentiti censurati nel dire loro. Ok! Cesareo è un grande. E io lo posso testimoniare ma sono cose mie e forse anche sue. Ma anche se diciamo una marea di cavolate, sono le nostre! Le cavolate di una schiera di chitarristi (spesso afflitti dall'amplificatore scarso e la mano lenta) che si incontrano qui. Scambiano pareri e idee. Cesareo non è che venderà meno dischi o chitarre se qui ci sono un numero di persone che 'lo criticano', se i fan di cesareo fossero solo i lettori di accordo non sarebbe cesareo. Sarebbe me. Che non ho fan.
Rispondi
fighissima questa discussione. Mette in ...
di Ghirmo [user #11530]
commento del 19/03/2015 ore 14:02:36
fighissima questa discussione. Mette in evidenza lo sport principale nazionale: criticare a prescindere :). Meraviglioso il passaggio dove si è fatto notare che cmq usa pedali italiani ed uno ha risposto: "ma io parlavo di chitarre..." : giustamente il Civaschi se la ride di tanta meschinità
Rispondi
Re: fighissima questa discussione. Mette in ...
di Koto [user #21659]
commento del 19/03/2015 ore 15:47:16
Quotissimo! :-D
Rispondi
Commento di Cesareo rimosso
di alberto biraghi [user #3]
commento del 19/03/2015 ore 16:02:02
Salve. Il commento di Cesareo è stato rimosso e pubblicato con dignità d'articolo. Ovviamente la rimozione ha comportato la scomparsa dei commenti "figli".

vai al link
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Back 2 square 1 - il Made in Italy
di Claes [user #29011]
commento del 19/03/2015 ore 20:09:19
Adesso vi arriva un commento dal danesino anni fine 60. Compratevi una Eko Ranger (meglio se 12 corde). È perfettissima per registrare con un microfono a condensatore.

Della Eko vi sono pure elettriche davvero strane, da night o adesso da Punk e Lady Gaga. Vi è poi stata la Vox Teardrop. Le Davoli erano più costose ma un pò noiose dal lato look. Ampli: è arrivata la FBT a buon prezzo, molto "secchi" e meglio delle Eko / Davoli. In seguito la Montarbo ma dubito che abbiano venduto più di tanto. La moda è però presto diventata Fender / Gibson / Marshall... le aziende italiane ne devono aver risentito.

Vi è adesso una nuova era ma è difficile per aziende italiane di fare promozione all'estero... Esempio: la Galli mi ha mandato una decina di mute - ho proposto a vari negiozi di poterli importare e consegnato una muta per prove a ciascuno. Quando ho chiesto un feedback mi hanno detto "forse buone, ma nessuno conosce la Galli e non venderemo niente di niente"! Lo stesso vale per una miriade di pedalini, ma... il momento che Slash dichiara a Guitar Player che usa un Made in Italy si è a posto!

A voi chiedo: qual'è la percentuale del Made in Italy che usate confrontando a quello che avete di "estero"?

Cesareo: povero lui... che davvero sia impossibile avere una opinione pur suonando (beato lui) una Ibanez costruita appositamente per lui?
Rispondi
Re: Back 2 square 1 - il Made in Italy
di MM [user #34535]
commento del 20/03/2015 ore 08:53:59
= Compratevi una Eko Ranger (meglio se 12 corde) =

Fatto da qualche mese! 180 euro spesi benissimo.
(attenzione però.... mica è fatta in italia ;-)...... la maggior parte degli operai che ci hanno messo le mani hanno certamente gli occhi a mandorla).

La mia percentuale si attesta su: 25% italiano 75% estero
Rispondi
Belle parole quelle di cesareo
di blue stoner sound [user #8271]
commento del 19/03/2015 ore 21:23:51
Bel articolo e belle parole quelle di Cesareo, non vi è dubbio della sua sincerità. Ma i commenti che ho letto sono veramente imbarazzanti, sempre a litigare, sempre a dubitare, sempre a criticare... Ragazzi ok che siamò chitarristi e c'è l'abbiamo di natura, ma state tranquilli.
Comunque W Cesareo, W il made in Italy e W quello che uno ama suonare, tutto il resto sono solo frignacce da bar. E questo non è il bar del dopo partita.
Rispondi
It'a a business!
di chiatarrox [user #36263]
commento del 20/03/2015 ore 08:03:05
Io riprendo semplicemente il succo di quel che diceva Mehari: tutti sono bravi a promuovere a parole qualcosa, ma poi nei fatti...d'altra parte sarebbe anche onesto dire semplicente che si, ci sono artigiani bravi in tutto il mondo, pure in Italia, e che alla fine uno suona con quel che si trova meglio. Sperticarsi in lodi per il made in Italy i (in modo generico tra l'altro) di fronte ad una telecamera ad una fiera del made in Italy e poi non farsi mai vedere con prodotti italiani boh, sembra effettivamente un po' artefatto. Ma non c'é niente di male in tutto ciò, sono banali logiche commerciali: lui usa Ibanez perché endorser e presumibilmente era alla fiera perché ha un rapporto di collaborazione con accordo (che gli darà qualcosa in termini economici o di visibilità/pubblicità o entrambi) se no magari neanche ci andava. Ma ripeto é normale, uno che vive di musica deve fare anche queste cose, così come gli atleti fanno la pubblicità alla kinder che non é esattamente un cibo da atleta e magari neanche gli piace. Ora però non mi sembra neanche giusto incazzarsi con la gente che semplicemente prende atto di alcune cose (a torto o a ragione purché sempre nel rispetto reciproco). Accordo é una piazza difficile ed esporsi su internet fa parte del gioco per i professionisti con una certa visibilità.
Rispondi
belel parole , per smontare ...
di erlele [user #20329]
commento del 20/03/2015 ore 13:00:06
belle parole , per smontare ogni dubbio bastava semplicemente chiedergli ,"e tu come stai aiutando gli artigiani? "allora si vedeva subito se parlava da politico oppure no.
Rispondi
A me tocca di suonare cinese
di MojoKingBee [user #39456]
commento del 21/03/2015 ore 16:11:40
80 euro e mi sono fatto la tele.
Li avrei dati volentieri al sig. Rossi :/

Cmq, bene ha fatto Cesareo a dire quello che ha detto.
Del resto credo che mica potesse dire suonate ibanez come me, non in quel contesto. Credo che il numero di commenti sarebbe triplicato.

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